di Annalisa Mastellone
GAVORRANO – La nuova rata per l’Imu dovrà essere pagata entro il 30 dicembre. Con le aliquote varate a luglio dall’amministrazione con l’approvazione del bilancio di previsione 2012 – ovvero lo 0,4 percento per la prima casa, lo 0,2 percento per i fabbricati rurali (entrambe al tetto minimo), e l’1,06 percento per le seconde abitazioni (tetto massimo) – il Comune di Gavorrano dovrebbe incassare per quest’anno 2 milioni di euro.
Aliquote che rimangono invariate per quest’anno, ha detto la prosindaco Elisabetta Iacomelli, ma che in futuro potrebbero essere riviste nel tentativo di venire incontro a tutte le categorie su cui, visti i tempi di crisi, grava maggiormente il pagamento della nuova Imposta Municipale Unica che sostituisce la vecchia Ici. Tra queste categorie anche gli imprenditori locali. Così ome sottolineato di recente Gabriele Fusini, presidente di Rete Imprese Grosseto, che ha “bacchettato” i Comuni maremmani che hanno applicato le aliquote Imu più alte, “stilando” una classifica di “buoni” e “cattivi”.
Tra questi ultimi, con un’aliquota del 10,6 per mille su laboratori e negozi, c’è proprio Gavorrano, preceduto sul “podio” da Manciano e Massa Marittima. “Aliquote pari alle seconde case, a volte anche quelle di pregio, come se la proprietà del luogo dove si esercita l’attività fosse un segno di lusso” ha detto Fusini ai “cattivi” che “hanno così dimostrato una pessima attenzione al mondo delle piccole e medie imprese, ignorando i nostri appelli”.
“Accogliamo i consigli di tutti i soggetti interessati al pagamento Imu – ha replicato la prosindaco Iacomelli – proprio con l’obiettivo di dare la massima attenzione a tutti. Però purtroppo, al momento di definire le aliquote poi approvate per quest’anno, avevamo pochi spazi di manovra, e vista l’incertezza normativa non abbiamo potuto fare altre grandi scelte. Ma questo non esclude che, per il futuro, le aliquote non possano essere ridefinite. Non voglio fare nessuna polemica, anzi un plauso ai sindaci che sono riuscite a mantenere aliquote più basse, ma non penso si possa parlare di “buoni e cattivi” perché ogni Comune si trova a fare delle scelte in base alle specifiche esigenze e richieste del territorio e della comunità che amministra. Aspettiamo di vedere quale sarà l’entrata certa dell’Imu per il 2012 per avere un quadro più chiaro, e poi magari potremo lavorare insieme per dare maggiore attenzione a tutti, penso agli anziani ma ovviamente anche agli imprenditori. E proprio per tutelare questi ultimi che abbiamo deciso di rinviare, ad esempio, l’applicazione della tassa di soggiorno al prossimo anno”.
Quella d’imposta sul turismo è una novità di quest’anno, già applicata per il 2012 in quattro comuni maremmani, e che ovviamente “pesa” sulle aziende del settore, come aggiunto inoltre da Fusini.
“Aspettiamo la stesura definitiva che la Provincia farà del relativo regolamento – ha spiegato la Iacomelli – per poi fare un percorso in concertazione con le associazioni e gli operatori del settore per definire una tassa di soggiorno “condivisa” e capire come reinvestire al meglio le risorse che entreranno con questa tassa di scopo”.