SCANSANO – «In merito alla nuova tariffazione relativa alla tassa per la gestione della raccolta e smaltimento rifiuti e spazzamento stradale, anche tenuto conto delle osservazioni apparse su vari social media e nei commenti giustamente perplessi di alcuni cittadini, mi corre l’obbligo di fare, a nome dell’amministrazione, alcune sommarie precisazioni».
A dirlo è l’assessore all’ambiente, Luca Totti.
«Riguardo l’entità complessiva dell’importo del servizio di gestione dei rifiuto per il Comune di Scansano nel 2022 – spiega -, il costo del servizio subirà un aumento, in valore assoluto, di circa 55 mila euro, passando da 1.100.000 euro per il 2021 a 1.116.000 per il 2022, con una differenza percentuale pari al 5%».
«Tale aumento del costo del servizio -prosegue Totti -, non è in alcun modo imputabile alla nostra volontà, né risulta in alcun modo negoziabile in questa fase, perché dovuto, in via esclusiva, al meccanismo di adeguamento automatico del corrispettivo, che l’Assemblea dell’autorità di Ambito Sto Toscana sud (che comprende i comuni delle province di Grosseto, Siena e Arezzo) ha riconosciuto al Gestore unico Sei, in seguito all’approvazione del nuovo Piano industriale 2022-2026 ed alla normativa nazionale sopraggiunta».
«Contemporaneamente all’aumento sopra citato, è avvenuta l’entrata in vigore a livello nazionale della nuova metodologia di tariffazione c.d. “Mtr-2Arera” che prevede obbligatoriamente una diversa metodologia di calcolo delle tariffe: mentre con il vecchio metodo di calcolo aveva più incidenza il costo fisso, legato ai metri quadri dell’immobile, viceversa con la nuova metodologia ha più peso il costo variabile, dipendente dal numero degli abitanti. Tale principio va oggettivamente in una direzione di maggiore equità generale, in relazione alla reale incidenza degli abitanti residenti sulla quantità di rifiuti prodotta, anche se ovviamente produrrà effetti opposti in funzione del numero degli occupanti l’unità immobiliare. Dal punto di vista pratico alcune utenze vedranno perciò la tariffa ridursi, altre la vedranno aumentare; ma tutto ciò non dipende dalla volontà né è nella completa disponibilità decisionale dell’amministrazione comunale, avendo, la normativa sopraggiunta, carattere obbligatorio e nazionale».
«Inoltre – aggiunge l’assessore -, sempre in relazione alla Tari, si evidenzia che per le annualità 2020 e 2021 lo Stato aveva riconosciuto ai Comuni degli incentivi legati al Covid che hanno permesso di contenere gli importi finali per gli utenti, mentre per il 2022 non è stato assegnato alcun tipo di contributo».
«Utilizzando il minimo margine di manovra che la normativa consente, l’amministrazione ha comunque scelto, per quanto possibile, di cercare di limitare al massimo le variazioni rispetto alle tariffe Tari degli scorsi anni, cosciente che gli eventuali maggiori importi potrebbero andare a incidere in modo significativo sul bilancio familiare di molti cittadini».
«Per ogni ulteriore chiarimento o domanda – conclude Totti – che il cittadino volesse porre in relazione alla questione rifiuti, gli uffici comunali ed il sottoscritto rimangono a completa disposizione previo appuntamento».