GERFALCO – Due mesi dopo l’edizione 2022 del BioBlitz del Museo di storia naturale della Maremma, ecco i risultati. Per adesso quelli preliminari, entro fine anno quelli definitivi. Sono stati presentati a Gerfalco (Montieri), nella sala del centro visite della Riserva naturale Cornate e Fosini, sede scelta per l’ultima edizione: a illustrarli sono stati Andrea Sforzi e Chiara Vitillo per il Museo di storia naturale della Maremma, e Alessandra Casini e Marco Porciani per il Parco geominerario delle Colline metallifere, ente sostenitore del BioBlitz 2022.
«Questo incontro – dichiara Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale – è stato richiesto dalla Pro Loco di Gerfalco, a dimostrazione della partecipazione a livello locale e del forte interesse sviluppato verso l’iniziativa. È molto bello e stimolante vedere che il lavoro dei mesi scorsi ha prodotto una risposta così partecipata da parte del territorio e ci spinge a organizzare con ancora maggior impegno i prossimi BioBlitz. La sala infatti era gremita di tante persone interessate, sia locali e sia partecipanti all’evento che si è tenuto a fine maggio. A questo proposito ringraziamo il Comune di Montieri, in particolare l’assessore Biagini, per il supporto logistico e organizzativo. Sono stati illustrati i principali risultati raggiunti e i primi numeri relativi alle specie fin qui identificate e ai risultati preliminari di una indagine sulla soddisfazione del pubblico. Entro fine anno verrà prodotto un report aggiornato sui risultati definitivi. Per il momento, ma i numeri sono destinati a salire, sono presenti nel database 915 osservazioni, relative a 493 specie animali e vegetali diverse. Le identificazioni, cioè il numero di interazioni da parte della comunità iNaturalist, il sito che utilizziamo per raccogliere i dati sul campo, sono state 1.246. Mancano ancora almeno un centinaio di specie. Attendiamo comunicazioni in merito da parte degli specialisti».
Il BioBlitz 2022 è stato organizzato sabato 28 e domenica 29 maggio, con ritrovo al Campo base del Centro visite della Riserva naturale: da lì – come previsto da una formula consolidata e vincente, interrotta solo dal biennio stravolto dal Covid – 24 ore di tempo per svolgere tante attività immersi nella natura, tutte all’insegna della Citizen science, per contribuire con le proprie segnalazioni alla conoscenza della biodiversità dell’area. E adesso i risultati raccolti da ognuno dei partecipanti sono pronti per diventare patrimonio comune.