MASSA MARITTIMA – C’è ancora il debito Pizzarotti al centrop del dibattito politico a Massa Marittima. Gennaro Orizzonte, di Massa comune, risponde all’assessore Michelini affermando che il suo precedente intervento al riguardo non si riferiva «ai pagamenti già effettuati (tant’è vero che nella nota si utilizza un tempo futuro e non passato), ma a quelli ancora da effettuare e di conseguenza da finanziare. La vera materia del contendere – secondo Orizzonte – sono le contraddizioni esistenti tra le risultanze di bilancio fino ad oggi a noi note e le sue affermazioni circa le modalità di finanziamento del debito residuo con la società realizzatrice del Carcere. Lei afferma che il debito sarà quasi interamente finanziato con le entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione e che gli introiti derivanti dalla vendita dei terreni in Via della Repubblica, non finiranno nelle casse della società Pizzarotti.»
«Io – prosegue Orizzonte – affermo che ciò non sia possibile, sia su base documentale, che oggettiva. Elenco a lei e a tutti i cittadini, le motivazioni:
1 – Sia la Relazione tecnica al bilancio di previsione anno 2012 e sia nella più recente Relazione tecnica sulla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e sul permanere degli equilibri di bilancio si mette in chiaro che il debito residuo sarà finanziato sia con i proventi degli oneri di urbanizzazione e sia con le alienazioni patrimoniali.
2 – Che con l’approvazione del bilancio 2012, si è determinato di destinare tutte le entrate del titolo IV (compresi oneri di urbanizzazione e alienazioni di patrimonio) al finanziamento della rata del debito fuori bilancio nei confronti dell’Impresa Pizzarotti, e tale indirizzo non è mai stato modificatoChe gli introiti previsti a titolo di oneri di urbanizzazione per il 2012 sono pari a 285.500,00€ e che pertanto, anche aggiungendo agli stessi sia il valore delle alienazioni patrimoniali già concluse (12.015,46 €) , che l’avanzo di amministrazione 2011 (5.704,98€), il totale ottenuto è insufficiente a coprire i € 459.463,68 da versare all’azienda entro l’anno.
3 – Che, come da Lei sostenuto, gli introiti a titolo di oneri di urbanizzazione realizzati fino ad oggi sono pari a € 154.095,03 e che pertanto anche se si concretizzasse l’originaria previsione di bilancio, i 131.404,97 € ancora da incassare non riuscirebbero a coprire la residua seconda rata, pari a € 229.731,84, che tra l’altro è già scaduta.»
«Pertanto, o lei è certo di introitare oneri per un valore molto superiore a quanto dichiarato in sede di approvazione del Bilancio (ed in tal caso sarebbe auspicabile che ce lo facesse presente) oppure è obbligato ad attingere agli eventuali fondi che si renderanno disponibili con la vendita dei terreni di via delle Repubblica, dato che ad oggi – conclude Gennaro Orizzonte -, nessun altro bando per liquidare i beni inseriti nel piano delle alienazioni, è stato pubblicato.»