GROSSETO – Nuoce gravemente alla salute, alla sicurezza, alla collettività. Sono questi i tre slogan che Cna e Federconsumatori Grosseto, in collaborazione con la Guardia di Finanza, hanno deciso di utilizzare per lanciare una campagna di sensibilizzazione capillare contro l’abusivismo.
“Il lavoro abusivo – spiega Riccardo Breda, presidente di Cna Grosseto – rappresenta una piaga, non solo per le imprese in regola, che vengono ogni giorno danneggiate dagli abusivi, ma per la comunità intera”. Sì, perché lavorare senza avere le qualifiche e le autorizzazioni può comportare seri rischi per la salute delle persone e per la loro sicurezza, danneggia tutta la comunità, togliendo fondi importanti per manutenere e migliorare i beni pubblici.
“Nel corso degli ultimi due anni – illustra il Comandante provinciale del corpo a Grosseto, col. t.ST Cesare Antuofermo – sono circa una ventina i casi di “professionisti” abusivi/evasori totali scoperti dalla Guardia di Finanza in provincia; variegate le loro tipologie poiché dediti, ad esempio, ai servizi di cura alla persona piuttosto che a lavori idraulici ed elettrici. A fronte dei controlli svolti sono state contestate diverse violazioni inerenti norme fiscali e contributive/lavorative, per un complessivo importo superiore al milione di euro. Si tratta di un settore molto delicato e che sviluppa sul territorio un volume d’affari e clientela non indifferente, poiché, peraltro, certe attività (come la cura della persona e i lavori specializzati) sono rimaste assolutamente attive anche durante il periodo di emergenza pandemica. I servizi di prevenzione e controllo delle Fiamme Gialle proseguiranno senza sosta a tutela dei cittadini e dell’economia legale, nonché per fornire anche una concreta risposta di legalità agli imprenditori che lavorano in regola ed alle associazioni di categoria con le quali c’è un costante fattivo rapporto di collaborazione”.
“Le nostre imprese artigiane – dice Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto –subiscono la concorrenza sleale degli abusivi, la cui attività priva, inoltre, lo Stato di introiti necessari per erogare i servizi ai cittadini”. I settori più colpiti sono quelli legati al benessere e alla salute – parrucchieri, estetiste, per esempio – ma anche nel comparto delle costruzioni e dell’impiantistica il lavoro abusivo è, purtroppo, diffuso. Settori in cui l’inesperienza o la mancanza di qualifiche di chi eroga la prestazione può determinare rischi per la salute del cliente, ma anche per la sua sicurezza: un impianto non a norma può rappresentare un grave pericolo per lo stabile dove è stato realizzato e per le persone che lo abitano.
“Si tratta di una campagna che abbiamo deciso di promuovere insieme a Cna – spiega Giorgio Romualdi, presidente di Federconsumatori Grosseto – perché come associazione veniamo spesso a contatto con persone che, affidandosi a lavoratori abusivi, hanno subito gravi danni e sono nell’impossibilità di ottenere risarcimenti per i torti subiti sia quelli economici, sociali e della persona”.
Talvolta non ci si rende conto che dietro al risparmio apparente si nascondono numerose insidie e che, far lavorare
un abusivo, vuol dire essere connivente: ecco perché la campagna si rivolge proprio al cittadino invitandolo a non
rivolgersi a chi non è qualificato. “La campagna, realizzata con la collaborazione dello studio C&P Adver, nata da una nostra idea – spiega Anna Rita Bramerini – vuole essere provocatoria, proprio per scuotere le coscienze e richiamare l’attenzione sulle conseguenze anche penali, in cui incorre chi si rivolge ad un abusivo può e sarà diffusa in tutta la provincia. La nostra campagna è stata realizzata coinvolgendo alcuni nostri associati e dipendenti, che si sono prestati a comparire nelle foto di Michele Guerrini o che ci hanno messo a disposizione le sedi delle loro imprese”. Un messaggio pensato non solo per mettere in guardia, ma anche per promuovere un’educazione alla legalità, perché spesso è nelle scelte quotidiane che compiono, che i cittadini lasciano spazio, anche involontariamente, a comportamenti scorretti e fuori legge