GIUNCARICO – Un esposto in Procura per denunciare la situazione di degrado in cui versa Giuncarico, borgo medievale del comune di Gavorrano, che, secondo alcuni residenti e proprietari di immobili, ha molte ombre e poche luci soprattutto se si parla di degrado e sporcizia.
Le lamentele riguardano alcune parti del paese e su tutte il vecchio campo da tennis utilizzato fino a qualche anno anche per attività di calcio a cinque o spettacoli. Da anni però versa in condizioni a dir poco vergognose: un cedimento strutturale importante l’ha reso inagibile e da allora è stato abbandonato a se stesso: la recinzione esterna è collassata e in poco tempo è diventato anche ricettacolo di erbacce e rifiuti.
Questa però non l’unica stonatura del paese. C’è anche la questione sporcizia nel centro storico dovuta all’accumulo di guano di piccioni e altri volatili.
A segnalare tutto questo è stato sui social Roberto Costantini dando il via ad una serie di commenti legati ai problemi più o meno gravi del paese. Ed è stato proprio Costantini a parlare di un esposto alla Procura della Repubblica.
Costantini lamenta anche un alto livello dei tributi locali, come Imu e Tari, che presupporrebbero almeno un po’ più di decoro.
Ecco il messaggio che Roberto Costantini ha lanciato sui social.
«Giuncarico è un piccolo paese medievale, sorge su una collina in una posizione invidiabile: a soli 20 minuti da Grosseto, 20 minuti da Follonica, 20 minuti da Castiglione della Pescaia.
Gran parte delle abitazioni sono ormai “seconde case”, ereditate da genitori o nonni, e quindi utilizzate solo qualche giorno all’anno.
A fronte di ciò, i proprietari pagano per intero la TARI (nonostante la produzione di “spazzatura” sia irrisoria), pagano in modo maggiorato l’acqua, l’energia elettrica ed il gas. Ma, soprattutto, pagano l’Imu, per circa 9 euro al metro quadrato (un piccolo appartamento di paese di 60 mq, ogni anni paga un balzello di 500 euro al comune).
Da circa 6 anni viene chiesto al comune di Gavorrano (c’è un sindaco? Una giunta?) di ricordarsi dell’esistenza di questa frazione, in modo che assicuri almeno il minimo del minimo dei servizi, ossia la pulizia e il decoro basilari e l’eliminazione delle situazioni di pericolo che la pluriennale incuria e menefreghismo ha determinato.
Il piccolo “campetto” polivalente, unica superficie pianeggiante del paese, da sempre utilizzata dai bambini del paese (e da quelli capitati qui come turisti) per giocare versa da almeno 6 anni nello stato che potete vedere dalle foto qui allegate, mentre la via principale, quella che collega le due “porte” d’ingresso del paese e che si allarga nella piazza centrale, non viene mai spazzata e ormai il guano dei piccioni fa da “marciapiede” agli sventurati pedoni che possono avere anche la “fortuna” di inciampare in un cadavere di piccione.
Ma stamani si è raggiunta l’apoteosi…
È arrivata in paese una pattuglia di poliziotti municipali (chissà…forse si erano persi?) per fare cosa?
Per contestare la presenza di alcuni vasi di fiori che qualche paesana o paesano, nonostante tutto, ha comprato, collocato, annaffiato, curato a beneficio dell’intera collettività.
Forse dà fastidio al sindaco che qualcuno, con le proprie azioni di gratuito civismo, metta ancora più in evidenza il lassismo dell’amministrazione comunale.
Ai poliziotti municipali , che “vigili” non lo sono proprio, il piccione morto, la stratificazione di guano, e lo stato di pericolo e degrado del campetto polivalente non danno fastidio, ma qualche vaso di fiori sì.
Direi che è giunto il momento di preparare un bell’esposto alla Procura della Repubblica».