GROSSETO – “Il Pd sostiene Rossano Galli per garantire alla comunità un buon futuro e per chiudere con i trasformismi locali che sono dettati esclusivamente da desideri personali di potere”, così il segretario provinciale del Pd Giacomo Termine.
“Le elezioni amministrative sono appuntamenti importanti – prosegue -. In ballo anche a Manciano c’è il governo di un Comune e di un’area di grande valore in provincia di Grosseto. Serve serietà e competenza, serve impegno e coerenza, servono persone che sappiano avere una visione e che lavorino per il futuro della comunità”.
“Il teatrino a cui stiamo assistendo, invece, rischia di trasformare un passaggio fondamentale in un gioco di ruolo. Vorremmo recuperare questa fase alla buona politica perché al Pd interessa unicamente la costruzione di un buon governo per Manciano. Per governare bene servono tutti: un bravo sindaco e una coalizione unita e rappresentativa, ma anche minoranze che si misurino sui contenuti non su piccoli giochi di basso potere”.
“Oggi serve dare un ordine all’apparente caos causato dalle diverse pretese personali per ricondurre tutti ad un confronto serio sui contenuti, sui progetti, sulle idee. Per questo motivo abbiamo cercato di tessere un dialogo con tutti il soggetti che hanno rappresentato il centro sinistra negli ultimi anni, l’ex sindaco Marco Galli è infatti stato invitato (anche se non tesserato) ad ogni riunione del partito che ha portato alla scelta di sostenere Rossano Galli come candidato sindaco. Nessun altra alternativa credibile è stata messo in campo in quella sede”.
“Valeria Bruni, già assessore ai lavori pubblici, nel frattempo, ha lavorato per costruire una lista civica di centro destra, candidandosi esplicitamente a guidarla, ma il sindaco uscente Mirko Morini (prima indisponibile) a sua volta ora sembra riproporre la sua candidatura coinvolgendo Marco Galli che sindaco lo è già stato – spiega Termine -. Un’operazione che in sostanza potrebbe far capire che la Bruni sarebbe stata sacrificata per imbarcare l’ex sindaco Marco Galli. Un sistema di giravolte di cui l’ultimo entrato, Marco Galli, detiene sicuramente il primato: prima sindaco di centro sinistra, coinvolto nella costruzione della nuova coalizione e oggi disposto ad allearsi con la destra di Fratelli d’Italia, Lega e l’autonominato Psi locale. Cosa vogliano fare per Manciano non è dato saperlo, per ora si capisce che in tre corrono solo per se stessi. Facciano pure, noi invece consigliamo tutti di ragionare”.
“Rossano Galli, a cui il Pd ha offerto pieno appoggio, porta con sé una squadra di prospettiva, con idee e una identità civica ben precisa – va avanti il segretario dem -. Dopo anni di un confuso balbettio politico gestito malamente, Rossano cercherà di dare una nuova spinta e costruire un progetto che guarda dall’unità degli obiettivi e dei soggetti sociali locali, alle peculiarità del territorio e ai valori della popolazione”.
“In questa confusione, in definitiva, tutto è chiaro e i cittadini potranno scegliere. Da una parte le competenze, il governo della Regione Toscana e un gruppo di giovani che vogliono impegnarsi per la comunità, guidati da una figura autorevole. Dall’altra tre prime donne, un po’ ammaccate e sfibrate di parte della compagine nel 2017”, conclude Giacomo Termine.