MONTEROTONDO MARITTIMO – Ieri è venuta per incontrare l’amministrazione comunale di Monterotondo Marittimo l’assessore all’ambiente ed all’energia Monia Monni.
“Monterotondo Marittimo in questi anni ha lavorato molto – sostiene il sindaco Giacomo Termine -. Siamo da tempo consapevoli che il futuro dei piccoli Comuni come il nostro, ma anche dei centri urbani, si trovi laddove innovazione e corretta gestione delle risorse si incontrano. Anche la presenza della geotermia, infatti, può essere interpretata in vari modi”.
“C’è chi la utilizza prevalentemente come fonte di finanziamento, utile supporto del bilancio pubblico per i servizi collettivi. C’è chi come noi ha voluto valorizzarla e si è battuto per affermarla come fonte energetica importante per il nostro paese per, poi, utilizzare questa opportunità come base per mettere in campo altre iniziative di crescita. Per noi il modello di sviluppo si crea non solo con i piani di investimento del concessionario di turno, ma dalla capacità di determinare uno sviluppo del tessuto socio occupazionale. Da noi geotermia è, dunque, energia compatibile e contemporaneamente una ricchezza naturale intorno a cui far crescere il turismo con il Parco delle Biancane e il Mubia. Lo sarà ancor più con il centro benessere che sorgerà accanto alla torre di raffreddamento, trasformata in un supporto dove proiettare immagini raffiguranti la nostra identità culturale. È questo il modello di sviluppo della geotermia che abbiamo illustrato alla Regione Toscana durante l’incontro con l’assessore Monia Monni”.
“Energia pulita, industria compatibile e integrata nella bellezza dei nostri luoghi, turismo ambientale di qualità – continua Termine -. Essere virtuosi e ragionare, non partire da pregiudiziali ideologiche e di percezione, non limita, ma apre ad una modalità di relazione nuovo tra industria e comunità. Primario, secondario e terziario possono e debbono convivere ed anzi la sinergia tra i tre settori economici è da noi la chiave per garantire vita stabile ad una comunità della Toscana interna. Il digestore anaerobico di Acea, ad esempio, ieri fonte di infinite problematiche, è oggi un impianto produttivo che ha risolto le vecchie criticità come quella enorme delle emissioni odorigene, garantendo una crescita socio occupazionale diretta ed indiretta, sempre con attenzione all’aspetto ambientale. Non a caso il Comune di Monterotondo Marittimo è riuscito ad essere il primo ente della provincia per percentuale di raccolta differenziata (71%). Alla Regione Toscana abbiamo fatto vedere quello che siamo riusciti a fare in questi anni, permettendo così un confronto sul tema non solo energetico ma anche dell’economia circolare in riferimento ai rifiuti e alla programmazione impiantistica per il loro riutilizzo.”