GROSSETO – “In una delle parentesi più difficili della storia contemporanea, Legambiente ha deciso di non tirarsi indietro e, con coraggio, ha voluto annunciare che Festambiente, la festa nazionale dell’associazione del cigno verde, quest’anno metterà al centro il grande dibattito sulla costruzione della pace. Perché la guerra si combatte con la conoscenza, il dialogo, la cultura e con la capacità di difendere il futuro da chi vorrebbe rimettere indietro le lancette del tempo”, così Legambiente lancia Festambiente 2022.
“Dal 3 al 7 agosto, nel tradizionale teatro maremmano della kermesse a Rispescia, si alzerà il sipario sulla nuova edizione di una festa che si è dimostrata in grado di sopravvivere anche alla pandemia. Gli organizzatori fanno sapere che “sarà mantenuta la formula delle ultime due edizioni. Spazio quindi alle parole e alla riflessione collettiva, ma anche a iniziative alla scoperta del territorio, alle attività per le bambine e i bambini, al cinema, ai reading, al teatro, agli intrattenimenti musicali e al buon cibo. Al centro, la corsa verso le rinnovabili che il conflitto in Ucraina ha dimostrato – qualora ce ne fosse stato bisogno – essere le uniche vere alternative per accompagnare il nostro Paese e l’intera Europa verso l’autonomia energetica, ma anche approfondimenti sul perché è del tutto fuori dal tempo ragionare di nucleare e sull’importanza di combattere l’illegalità ad ogni livello”.
“Ancora una volta, sui palchi di Festambiente si alterneranno personalità delle istituzioni, della politica, dell’imprenditoria illuminata, del terzo settore, per raccontare l’Italia di oggi e quella di domani – proseguono gli organizzatori -. Tra le certezze, la presenza di più palchi dibattiti sui quali, in contemporanea, si daranno il cambio le voci più importanti del Paese e un nuovo padiglione interamente dedicato alle energie rinnovabili che si aggiunge a quelli dell’agroecologia, dell’economia circolare e delle aree protette. Quello dell’approvvigionamento energetico è un tema attuale, a proposito del quale il dibattito pubblico tende a polarizzarsi”.
Per consentire alle visitatrici e ai visitatori che passeranno da Festambiente di comprendere pienamente l’importanza della transizione e la necessità di un forte impulso e investimento sulle rinnovabili, gli organizzatori hanno deciso “di allestire uno spazio in cui troveranno casa le principali aziende del settore, appunto, delle rinnovabili, che delle energie amiche dell’ambiente ne hanno fatto una realtà produttiva a impatto positivo. Il padiglione avrà quindi l’obiettivo di spiegare quanto sia necessario cambiare stili di vita, produrre energia in modo pulito e realizzare comunità energetiche in tutta la Penisola. Anche il padiglione dedicato all’agroecologia vedrà la presenza dei principali attori del settore alimentare che hanno scelto di ridurre fortemente gli input negativi e la chimica, contribuendo in maniera incisiva ad affrontare la crisi climatica e a promuovere un sistema del cibo basato su qualità e salubrità. Nel padiglione dedicato all’economia circolare, invece, saranno presentati progetti innovativi e all’avanguardia. Infine, il padiglione dei parchi e delle aree protette sarà interamente dedicato alle buone pratiche in chiave sostenibile del Paese. Spazio anche ai percorsi di solidarietà di Legambiente e, in particolare, al progetto Rugiada, attraverso il quale, ormai da più di tre decenni, l’associazione aiuta bambine e bambini bielorussi a lottare contro un nemico invisibile: la radioattività. Tutto nel pieno rispetto delle normative finalizzate a contenere il contagio da Covid-19”.
“Il primo evento interamente sostenibile d’Europa, da cui è nata anche la certificazione Ecoevents, frutto della collaborazione con Ambiente & Salute società benefit e Legambiente, si conferma, pertanto, punto di riferimento per il dibattito pubblico oltre che luogo di incontro e produzione di nuove idee – proseguono da Festambiente -. Le buone pratiche ecologiche adottate dalla manifestazione – dal risparmio energetico, al plastic-free, passando dal cibo biologico fino ad arrivare agli arredi all’insegna dell’economia circolare – sono infatti divenute modello per molti eventi nell’ambito dello spettacolo, della cultura e dello sport, a livello nazionale e internazionale”.
“Decidere di esserci anche quest’anno, nonostante la complessità dei tempi che stiamo vivendo – ha dichiarato Angelo Gentili, coordinatore del festival e componente della segreteria nazionale di Legambiente – è stato un dovere. Se solo qualche settimana fa ci avessero detto che la vicina Ucraina sarebbe stata vittima di un terribile conflitto e che l’intero Pianeta sarebbe finito sull’orlo di una terza guerra mondiale nessuno di noi ci avrebbe creduto. Come associazione, da sempre ci siamo adoperati per la pace, in ogni tempo. In questa occasione, non potevamo esimerci dal fare la nostra parte. Festambiente è, per definizione, un luogo di pace, oltre che un’occasione importante in cui, da trentatré anni, il Paese si trova a dibattere per costruire un futuro davvero sostenibile. Oggi, di quel futuro sostenibile ne abbiamo più che mai urgenza. Il conflitto in Ucraina ci ha fatto ben comprendere quanto sia fondamentale interrompere la dipendenza dalla Russia. Il ricatto del gas è parte della causa del conflitto. Investire veramente sulle rinnovabili significherebbe riuscire a strappare questo giogo e togliere dalle mani di chi gioca con le sorti del mondo un’arma importante”.
“Le rinnovabili – ha proseguito Gentili – saranno al centro della manifestazione, ma ci saranno anche molti altri temi tra cui l’agroecologia e l’economia circolare, la sostenibilità negli eventi, l’educazione e la comunicazione ambientale e la salvaguardia della biodiversità. Tutti questi temi concorreranno alla creazione di un grande dibattito collettivo sulla costruzione di una pace duratura. Per questo, abbiamo deciso di dedicare uno spazio anche alla lotta all’illegalità: ogni anno, con il premio ambiente e legalità raccontiamo le storie di chi lavora affinché il nostro Paese possa dirsi davvero libero dalle mafie e da ogni genere di criminalità in ambito ambientale e non solo. L’edizione numero trentatré, a trent’anni dalla strage di Capaci, ospiterà anche un focus speciale, interamente dedicato alle attività messe in campo dalla nostra associazione, dal grande lavoro per l’approvazione della legge sui reati ambientali alle attività svolte sui territori per contrastare nel quotidiano ogni forma di criminalità. Protagonista assoluta, poi, la Maremma: ancora una volta, il territorio con le sue eccellenze avranno un ruolo di primo piano sia nelle tappe di #aspettandoFestambiente che ci accompagneranno all’inizio della manifestazione che all’interno della kermesse. Non mancheranno, poi, momenti di svago e divertimento per i nostri visitatori”.
“L’area dedicata all’educazione ambientale per i più piccoli – va avanti Gentili – sarà interamente rinnovata e i giovanissimi potranno decidere di cimentarsi in tantissime attività sportive e outdoor, oltre che nei tradizionali laboratori all’aria aperta organizzati nell’ambito di Scienzambiente. Torneranno anche l’immancabile appuntamento con il cinema del Clorofilla film festival, il teatro, la musica e l’intrattenimento in contemporanea in diversi luoghi della manifestazione. Grande protagonista anche il cibo buono e sano. A riempirci di orgoglio è la grande novità di questa edizione: il padiglione delle energie rinnovabili, grazie al quale daremo la possibilità a tutte e tutti di toccare con mano la transizione e di comprendere quanto e come le energie green siano già presenti nella nostra quotidianità. Le realtà aziendali che operano in questo settore sono moltissime e la nostra manifestazione nazionale non poteva non dare loro casa per raccontarsi e dimostrare che produrre energia pulita è davvero possibile”.
“La numero trentatré, sarà, quindi, un’edizione di Festambiente all’insegna della consapevolezza che cambiare stili di vita in chiave ecologica è davvero possibile. L’obiettivo è di dimostrare che stare dalla parte del Pianeta e della pace attraverso le buone pratiche quotidiane dei singoli è un dovere civico di tutte e tutti”, conclude Gentili.