MONTE ARGENTARIO – «La risposta di Casamenti al nostro grido di protesta sulla decisione di tagliare fuori 40 argentarini dal canale di Santa Liberata non ci sorprende minimamente. E’ lo specchio fedele di un modo di fare politica approssimativo, grossolano, sbrigativo, direi quasi rozzo, a cui da tempo il sindaco di Orbetello ci ha nostro malgrado abituato» afferma Luigi Scotto capogruppo di Argentario: il progetto.
«Quel tipo di politica, purtroppo, lo conosciamo fin troppo bene: tende ad assecondare gli istinti della pancia, guarda agli interessi dell’orticello perdendo di vista quelli generali e, nei fatti, rappresenta un grosso ostacolo per un territorio che, da sempre, cerca la via maestra per la valorizzazione e lo sviluppo delle sue eccellenze. In questo specifico frangente, sulle parole scomposte del primo cittadino di Orbetello, sono convinto che abbia pesato ancora di più l’esito infelice delle elezioni provinciali. Da qui il bisogno da parte di Casamenti di inventarsi un qualche gesto eclatante per recuperare quella ampia parte di consenso perduta rovinosamente sul campo”.
«Tengo a precisare che l’attività politica che porto avanti, e quella del gruppo che rappresento, viene svolta nell’esclusivo interesse della comunità argentarina, senza per questo mai perdere di vista l’interesse generale del territorio. Ed è proprio occupandoci e preoccupandoci di quella che sia io, che il gruppo “Argentario: il progetto”, ci siamo fatti promotori di questa iniziativa».
«Per questo – prosegue Scotto – ho davvero difficoltà a comprendere le parole di Casamenti quando afferma “Scotto si occupi dell’Argentario!” Dovrebbe capire da solo, e senza l’aiutino da casa, che è esattamente quello che, in questo modo, sto facendo! Occuparmi di coloro che si sono visti sottrarre, senza motivo né preavviso, 40 posti barca dall’oggi al domani da un atto unilaterale che considerare discutibile è fargli un complimento!»
«Entrando nel merito della questione voglio ricordare al sindaco di Orbetello che, se anche il demanio in questione è di competenza del suo comune, tutto il passaggio ed il carico dei proprietari di imbarcazioni, parcheggi, movimenti attorno alle passerelle, come anche il ritiro dei sacchetti di spazzatura, grava integralmente sul comune di Monte Argentario. Logica vorrebbe che le due amministrazioni collaborassero in modo congiunto nel creare un regolamento ormeggi per definire gli accessi e gli attracchi di quei posti barca».
«Nonostante questi presupposti, Casamenti si lascia andare a indecifrabili vaneggiamenti: “Fra poco più di un anno con il nuovo sindaco di Monte Argentario sicuramente più collaborativo potremo riaprire il discorso”; così come “saremo pronti a rientrare in PortArgentario in caso la prossima amministrazione sia quella che auspichiamo”. E se questo non accadesse, il piano B quale sarebbe? Quello di ingessare un intero territorio?» prosegue la nota.
«Dovremmo cancellare qualsiasi traccia di Orbetello nell’ottima promozione che PortArgentario fa riguardo al mondo delle crociere e dello yachting? Di questo cosa potrebbero pensare i commercianti di Orbetello. E cosa potrebbe pensare chi, lecitamente, aspira magari a succedergli come sindaco alla fine del suo mandato? È questo il clima che intende instaurare con un comune confinante e della rilevante importanza strategica come Monte Argentario?»
«In ragione di questo, Invito nuovamente il Casamenti a fare un bel respiro, a mettere un bel po’ di ordine alle due idee, a fare un passo indietro e ad aprire, quanto prima, un tavolo di concertazione. Noi argentarini saremo ben lieti di negoziare, insieme a lui, una soluzione che possa coniugare ottimamente le aspirazioni delle nostre due comunità. Diversamente ci troverà ancora qui, pronti a dare battaglia”».