GROSSETO – Non è andato a vuoto l’invito del segretario di Confartigianato Grosseto Mauro Ciani che a fine 2021 invitava a fare dei regali che fossero il frutto dell’artigianato locale; secondo le prime stime infatti, nell’ultima parte del mese di dicembre, gli acquisti di prodotti maremmani e più in generale toscani avrebbero subito un più 20% rispetto al triennio 2018-2020 periodo non caratterizzano dalla pandemia .
“Il dato positivo dimostra come i nostri concittadini hanno optato per prodotti che sono il risultato della maestria degli artigiani locali – ha commentato Ciani. Nello specifico nella provincia di Grosseto sono stati spesi circa 92 milioni di euro tra alimenti, bevande, articoli da regalo, abbigliamento, pelletteria, decorazioni, giocattoli, servizi per la cura della persona, gioielleria, orologeria ed altri prodotti che fanno parte di quella qualità, tradizione, creatività e legame con il territorio, in altre parole prodotti tipici del Brand Maremma“.
“Una piccola boccata di ossigeno che mitiga le difficoltà di un anno da dimenticare caratterizzato da un’emergenza sanitaria che non sembra trovare fine, dall’aumento dei costi per le materie prime, i rincari energetici e le restrizioni dovute alle nuove varianti del virus. Una realtà che, stando agli ultimi dati, perdurerà ancora per mesi e che va ad aumentare le tante incertezze con le quali imprenditori, dipendenti e famiglie devono fare i conti”.
“Ora il grosso interrogativo – aggiunge preoccupato Ciani – sarà capire se il sistema delle piccole e piccolissime imprese maremmane sarà in grado di fronteggiare gli aumenti annunciati di luce e gas; temiamo infatti che i primi a pagare saranno proprio gli artigiani e il relativo indotto con perdite di fatturato e una riduzione dell’occupazione”.
“Attendiamo con speranza e fiducia di capire come la Regione Toscana intende suddividere le risorse del PNRR e quelle del nuovo ciclo dei Fondi Strutturali Europei perché, se ben gestite, giocheranno un ruolo fondamentale nel futuro delle imprese della nostra provincia. Sarà fondamentale – conclude il segretario – che le istituzioni tengano conto della necessità di sostenere tutta l’economia toscana e dunque anche quella maremmana valorizzandone le componenti che la caratterizzano, fra cui il mondo della micro e piccola impresa che, anche nella pandemia, ha dimostrato su più fronti il suo valore per la collettività”