In collaborazione con Opi
GROSSETO – Sembra un secolo fa ma ad inizio Pandemia questa rubrica aveva già affrontato il tema del corretto uso della mascherine. Abbiamo imparato a capire quali sono quelle egoiste (che proteggono solo se stessi ma poco o niente gli altri, ad esempio quelle con valvola che sono quindi SCONSIGLIATE) e quelle altruiste tra cui, appunto, la FFP2 senza valvola.
La mascherina di tipo Ffp2 hanno un alto potere filtrante in uscita e verso chi le indossa (oltre il 90%), a differenza delle mascherine chirurgiche che arrivano a un massimo del 20% in ingresso.
Uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine, ha valutato il diverso livello di FFE, capacità di filtraggio, di diversi tipi di mascherine. Stando alla ricerca, la FFP2 è la mascherina con il livello più alto di difesa da penetrazione: fino al 98.4%
Sono sempre state la scelta consigliata per gli operatori sanitari (che spesso utilizzano anche la Ffp3, ancora più protettiva) e, in generale, per chiunque si trovi in una situazione ad alto rischio, che può essere rappresentata, per esempio, da spazi chiusi con poco ricambio d’aria e affollati . Ecco perché, ad oggi con l’importante aumento dei casi, diventano nuovamente la scelta obbligata nelle situazioni prima descritte.
Questo perché Nelle FFP2 la trama fitta delle fibre supera quello a trama larga che costituisce altre mascherine ad esempio in cotone, aumentando così l’efficienza nella protezione. Avendo una migliore aderenza al viso, poi, non permette all’aerosol di fuoriuscire lasciando, al contempo, spazio intorno alla bocca e alle narici.
L’aderenza al viso è sempre stata un elemento di grandissima rilevanza ed è doveroso far notare che una folta barba, ad esempio, potrebbe non garantire una buona funzionalità della maschera.
Attenzione che Quella che in Europa è conosciuta come FFP2, in America è siglata come N95 mentre in Cina come NK95. A cambiare è solo il luogo di certificazione.
Anche le mascherine Ffp2 sono monouso e andrebbero indossate per un massimo di 7-8 ore consecutive.
ma allora le chirurgiche erano e sono inutili? in realtà no. Le mascherine chirurgiche sono efficaci nel ridurre il contagio solo se utilizzate in modo corretto da tutti, ossia hanno una funzione “comunitaria”, funzione che chiaramente oggi risente di una certa sofferenza..
La loro capacità filtrante è soprattutto verso l’esterno: questo significa che le eventuali secrezioni respiratorie vengono bloccate dalla mascherina, evitando la fuoriuscita di droplet e goccioline potenzialmente infette. Utilizzarle in modo improprio può renderle però totalmente inefficaci e sappiamo bene, anche dai tanti meme scherzosi, quanto siano usate nei modi più “sbagliati” da tante persone.