FOLLONICA – Lo scorso 14 dicembre sono stati inaugurati i tavoli di lavoro che hanno visto protagonisti l’assessora all’ambiente del Comune di Follonica, Mirjam Giorgieri, Legambiente, le associazioni di categoria della ristorazione e del commercio, i ristoratori e le associazioni di volontariato. Al progetto, promosso dall’Assessorato all’Ambiente, ha collaborato anche l’assessore al Commercio, al Sociale e al Turismo, Alessandro Ricciuti. Obiettivo del percorso la nascita di un confronto su un tema tanto complesso quanto attuale: la lotta allo spreco alimentare e le misure per contrastarlo, sia in termini di informazione e sensibilizzazione dei cittadini e delle categorie, che attraverso forme di recupero e ridistribuzione di cibo e prodotti.
A questa prima tavola rotonda preliminare, che si propone di coinvolgere altri soggetti territoriali, sono intervenuti la Caritas di Follonica, l’associazione San Vincenzo De Paoli, l’associazione ristoratori di Follonica e Unicoop Tirreno. Un tema complesso che vede più settori tra loro interconnessi: dalle filiere produttive, a quelle della distribuzione, fino ad arrivare alle scelte che i cittadini e le cittadine effettuano al momento degli acquisti. Su queste premesse getta le basi la collaborazione tra il Comune di Follonica e l’associazione del cigno verde.
“Inizialmente nato con finalità strettamente ambientali – ha dichiarato l’ assessora all’ambiente Mirjam Giorgieri –, il progetto, nel corso del tempo, si è ramificato, convogliando altre istanze e accogliendo altre finalità. Gettare cibo crea un impatto ambientale fortissimo e anche differenziando si attiva la filiera del rifiuto. Coinvolgere il terzo settore e la scuola è strategico. Oggi, l’obiettivo è costruire un sistema di cui le studentesse e gli studenti saranno cardine. Attraverso questo percorso, tutti contribuiranno a fare in modo che gli sprechi non arrivino nel ciclo dei rifiuti. Ristoratori, Caritas e grandi distributori potranno gestire gli avanzi e indirizzarli verso la filiera della solidarietà. I ristoranti e le varie attività, invece, potranno diffondere l’utilizzo delle family-bag, affinché non siano più percepite come una vergogna ma, piuttosto, come un valore aggiunto. Ovviamente – conclude Giorgieri – per essere davvero sostenibili tutto dovrà essere fatto con contenitori biodegradabili.”
“Attraverso questo importante progetto – ha aggiunto l’ assessore Alessandro Ricciuti – non solo si riduce lo spreco alimentare, ma si aiutano anche molte persone in difficoltà che, grazie alle associazioni di volontariato, possono contare su un sostegno in più”.
“I dati emersi in occasione del primo incontro, molto sentito e motivato – spiega Valentina Mazzarelli, coordinatrice del progetto per il Circolo Festambiente – Legambiente -, fa emergere quanto il tema dello spreco alimentare e del recupero interessi la realtà follonichese. Nel solo mese di novembre, la Caritas, grazie a percorsi attivati con la grande distribuzione territoriale, ha recuperato circa 30 tonnellate di prodotti alimentari. A questi vanno aggiunti prodotti di pasticceria e forno di alcuni esercizi. Un lavoro di rete fondamentale, fatto da volontari e da imprese del territorio, che si è tradotto in pasti, pacchi famiglie e prodotti distribuiti negli empori solidali. Dati che non ci devono sorprendere se pensiamo che nel 2020 in Italia sono finite nella pattumiera di casa circa 1.661.107 tonnellate di cibo (circa 27kg a testa) secondo il Waste Watcher International/DISTAL. Comprendere l’impatto di questo fenomeno sul fronte sociale e ambientale – prosegue Mazzarelli – è fondamentale per innescare meccanismi virtuosi per contrastarlo. Con questo progetto vogliamo individuare nuove iniziative che possano rafforzare quanto già in atto e aprire a nuovi soggetti capaci di contribuire al recupero degli sprechi. In tal senso, è stato molto positiva l’interazione con l’associazione dei ristoratori di Follonica con la quale si verificheranno forme interessanti di collaborazione”.
In calendario nuovi appuntamenti a gennaio con altri tavoli di lavoro che coinvolgeranno operatori della ristorazione, imprese e associazioni per verificare come potenziare le collaborazioni in essere e crearne di nuove per migliorare il recupero di prodotti e cibo e incentivare nei ristoranti l’uso della family-bag, così in voga all’estero ma che in Italia, soprattutto nelle realtà provinciali, stenta a diffondersi. Allo stesso tempo, attraverso il coinvolgimento di alcune classi delle scuole di Follonica, saranno protagonisti studenti e famiglie di un percorso annuale che li inviterà a interrogarsi sulle proprie abitudini alimentari, sui consumi e su come combattere il proprio “spreco quotidiano” e di iniziative di recupero da attivare insieme ai compagni e alle famiglie, riscoprendo i valori della solidarietà e della sostenibilità.
“Stimolare il consumo critico e favorire iniziative contro lo spreco alimentare – spiega Angelo Gentili, responsabile Agricoltura di Legambiente – è una delle tante iniziative promosse dalla nostra associazione nell’ambito delle azioni a sostegno dell’agroecologia per ribadire quanto agricoltura e sostenibilità debbano essere i due lati di una stessa medaglia. Il futuro dello sviluppo agricolo del nostro Paese passa sia dalla qualità dei nostri prodotti alimentari che dalla loro sostenibilità”.