GROSSETO – Il Fossombroni è sempre in prima linea per promuovere iniziative di spessore e prestigio. Nell’ambito del progetto “Cineforum”, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Francesca Dini e coordinato dall’insegnante Monica Mazzilli, nell’aula magna dell’istituto è stato proiettato, in anteprima a Grosseto, il film “Futura” di Pietro Marcello, Francesco Nunzi e Alice Roarwacher.
Ad assistere alla proiezione, un pubblico composto da cinque classi dell’Istituto (1D, 1E, 1F, 3M e 4M). Il film, inserito nel festival “Orizzonti”, è un progetto ideato dall’associazione M. Arte (Maremma Arte), da sempre attenta alla sensibilizzazione culturale nei confronti delle nuove generazioni che coniuga vari linguaggi artistici, musica e cinema in questo caso, offrendo la possibilità agli under 20 di partecipare a iniziative dedicate a loro, partendo dalla scuola e invitandoli a teatro.
Patrocinato dal comune di Grosseto e sostenuto dalla Fondazione CR Firenze, è un programma di inclusione partecipata e sensibilizzazione culturale rivolto a tutti i ragazzi under 25 che, al suo interno, prevede tre serate musicali dedicate a far conoscere realtà emergenti maremmane.
La proiezione è stata preceduta dalla presentazione di Alessio Brizzi, il quale ha spiegato ai ragazzi l’importanza del film-inchiesta al servizio dei giovani e si è soffermato sugli aspetti stilistici-espressivi oltre che sui contenuti. Pietro Marcello lo definisce: “un film didattico, d’archivio, consegnato al futuro”. Nel ripercorrere il viaggio lungo l’Italia, volto alla rappresentazione degli stati d’animo e delle emozioni delle nuove generazioni, gli alunni dell’Istituto si sono immedesimati nei sogni, nelle aspettative, nelle paure e nei desideri dei ragazzi intervistati. Gli studenti hanno partecipato con attenzione e alla fine due alunni, Nicola Mantiglioni e Andrei Ioenescu, hanno commentato il film improvvisando un pezzo freestyle sulle incognite del futuro dei giovani.
Molti i passaggi interessanti; tra questi “c’è la legge, rispettiamo la legge”, “la cultura ti aiuta a fare le scelte giuste”, “i maestri fanno dell’errore il loro primo valore e della condivisione il secondo”, “l’istruzione serve per non avere paura dell’ignoto” e tanti altri ancora. Emblematica l’immagine simbolica del bambino che guarda al futuro alla fine del film. La pellicola rappresenta il “diario di uno stato d’animo contagiato” che mostra, attraverso gli occhi dei giovani tra quindici e vent’anni, per lo più uno stato d’incertezza, d’inquietudine e la paura del domani.
La responsabile del progetto “Cineforum” Monica Mazzilli, ha dichiarato: «È la prima volta che assisto alla visione di un film orizzontale, tutto incentrato sulla visione dei ragazzi e sulla loro idea del futuro e l’ho apprezzato molto. Particolarmente interessanti gli inserti sulle inchieste degli anni ’60 e ’70. Il film è un valore aggiunto al progetto Cineforum, che è partito con la formazione dei docenti curata dall’esperto del settore Stefano Castelli e che prosegue spaziando tra didattica e cultura, presente e storia».