GROSSETO – «Il decreto “Antifrode” rischia di soffocare la ripresa dell’edilizia».
A lanciare l’allarme è Cna Costruzioni e Cna installatori impianti che, sulla base dei recenti chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate sugli adempimenti introdotto dal decreto e la retroattività, anche se parziale, del provvedimento rischiano di gettare nel caos imprese, professionisti e cittadini, colpiti dell’ennesima norma che cambia la situazione in corso d’opera.
«Una situazione davvero preoccupante e per questo motivo – spiega Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto – ci siamo fatti carico di segnalare queste valutazioni ai parlamentari del territorio, perché si facciano portavoce delle nostre istanze. Le recenti modifiche, infatti, rischiano di fermare un settore che, in questo momento, sta vivendo una ripresa, fondamentale per l’economia del nostro territorio e del Paese più in generale».
Secondo Cna, l’obiettivo di contrastare frodi e scorrettezze nel mercato della riqualificazione si persegue arginando e punendo chi opera in modo scorretto con una maggiore capacità di controllo da parte degli organi preposti, non intervenendo erga omnes con la modifica, per l’ennesima volta, delle regole del gioco.
«Occorre – sottolinea Cna – intervenire rapidamente per prevedere l’utilizzo dei prezzari ‘Dei’ anche per i lavori di ristrutturazione e per prevedere una soglia per piccoli interventi al di sotto della quale non si applichi congruità dei prezzi ed asseverazione».
Il mancato confronto che ha portato alla frettolosa introduzione del provvedimento sta creando degli effetti pericolosissimi nel mercato «… e rischiano di soffocare la ripresa che, dopo anni di pesantissima crisi, il settore sta vivendo».