MAGLIANO IN TOSCANA – Maretta in maggioranza a Magliano in Toscana. Ieri il Consiglio comunale, che doveva approvare la variazione di bilancio, è stato prima sospeso per un’ora e poi aggiornato a lunedì 22 novembre.
Il motivo del contendere sono gli emendamenti presentati dai tre consiglieri in quota a Fratelli d’Italia, emendamenti che hanno già incassato il parere negativo dell’ufficio tecnico e in un caso anche della ragioniera e del revisore dei conti.
«Abbiamo 828 mila euro tra avanzo, fondo Covid e oneri di urbanizzazione – afferma il sindaco Diego Cinelli – e vogliamo spenderli: c’è in ballo il restauro di San Bruzio, su cui c’è una crepa, ci sono i soldi Covid per le aziende. Se la variazione non viene approvata questi soldi non potranno essere spesi».
«I pareri sono arrivati tardi perché è risultato complicato istruirli – prosegue il primo cittadino – per questo avevo disposto una sospensione momentanea, ma non è bastato».
Il sindaco Cinelli ha momentaneamente tolto la delega al bilancio all’assessore Mirella Pastorelli: «È l’assessore al bilancio e presenta emendamenti al suo stesso bilancio» commenta allibito il sindaco che ha deciso di tenere per sé la delega.
«Il Comune non deve fare guadagni, se ci sono dei soldi vanno messi in circolo sul territorio. Si parte con gli interventi più urgenti e poi si sceglie cosa si può o deve fare. Prendiamo i ristori Covid: dovevano essere versati prima di natale, se non verrà votata la variante se ne riparlerà a metà gennaio. Ecco, questo è uno dei risultati di questa melina».
Far passare o meno gli emendamenti è «una cosa seria, va motivata. Chi lo fa se ne assume la responsabilità.
Alla richiesta se l’obiettivo di Fratelli d’Italia sia far cadere l’amministrazione, il sindaco ribatte che la variazione di bilancio «non è motivo su cui si può cadere». Il dubbio è che Fratelli d’Italia voglia qualcosa in più, ma Cinelli afferma «Se volevano qualcosa potevano confrontarsi, non è questo il modo. Mi chiedo come il loro partito di riferimento, Fratelli d’Italia, permetta loro di far queste cose».
«Serve una riflessione seria: senza la variazione non si potrà spendere questi soldi. Nel mezzo c’è anche l’adeguamento degli stipendi dei dipendenti, con gli scarti di progressione, che non riusciremo a pagare in toto a Natale. Al momento portiamo in fondo i lavori per cui ci sono risorse già stanziate, poi che si fa?».
La variazione, tra l’altro, va fatta entro il 30 novembre. «Se non accadrà ciascuno si assumerà la proprie responsabilità».