MANCIANO – Hanno partecipato anche i sindaci di Manciano e Capalbio, Marco Galli e Luigi Bellumori, all’incontro che si è svoòlto domenica scorsa a Manciano per parlare della richiesta di permesso da parte di una società canadese, di effettuare una ricerca per realizzare una miniera di antimonio.
Durante il dibattito, promosso dai Beni Comuni di Manciano e da un comitato di cittadini, si è illustrato il progetto per cui la Adroit Resources ha chiesto la via. L’incontro è stato particolarmente partecipato. Oltre 150 le persone intervenute, mentre in 114 hanno sottoscritto con la propria firma le osservazioni presentate dai comitati.
«Il Sindaco di Manciano ed il Sindaco di Capalbio – afferma Beni Comuni – hanno raccolto l’invito da noi rivolto a tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte nel processo di valutazione ambientale. I cinque relatori hanno illustrato i loro argomenti in maniera sintetica ma efficace, dimostrando in maniera inequivocabile come il rapporto tra costi e ricavi del progetto sia completamente in perdita, questo nel momento che vengano tenuti in giusto conto anche i costi occulti. Costi che invece in queste operazioni vengono quasi sempre lasciati in conto al territorio ed alle generazioni future.»
«Gli interventi di Marco Galli, sindaco di Manciano e di Daniele Pratesi, capogruppo di maggioranza nella sua giunta, – prosegue Beni Comuni – anche se preceduti dalle premesse circa il dovere istituzionale di rappresentare anche quella parte di cittadinanza allettata dalle prospettive occupazionali, sono stati abbastanza espliciti nel chiarire la contrarietà della Giunta di Manciano al progetto di miniera e questo fin dalla fase esplorativa delle 388 perforazioni, (vero oggetto della richiesta depositata alla VIA).»
«Luigi Bellumori, sindaco di Capalbio – prosegue la nota dei comitati – ha espresso analoga opposizione ed ha annunciato di aver chiesto ed ottenuto dalla Regione una proroga alla scadenza di presentazione delle osservazioni (spostata dal 25 ottobre al 16 novembre) al fine di presentarne anche a nome del suo Comune. L’assemblea convenuta nel cinema Moderno ha votato a conclusione dell’incontro “una Mozione”, proposta da Paolo Leon “che impegna gli amministratori locali presenti a decidere una linea politica contraria ai permessi di ricerca e, successivamente, all’apertura della miniera”. Le osservazioni, sono state inviate stamane all’ufficio di VIA ed alle altre amministrazioni coinvolte nella procedura, corredate dalle firme a sostegno di 19 tra comitati ed associazioni regionali e locali e 173 cittadini.»