ROMA – L’Italia prova ad accelerare ancora con la campagna vaccinale contro il covid19. La road map dei prossimi mesi si concentrerà sulla terza dose. Ad oggi oltre l’83% della popolazione over 12 ha ricevuto la doppia dose, o meglio ha fatto il ciclo vaccinale completo. Sarà difficile andare oltre questa percentuale, ma si può lavorare ancora molto sulle terze dosi.
Nella conferenza stampa di oggi al ministero della Salute, il ministro Roberto Speranza ha ribadito che la terza dose per il momento è «consigliata a tutti gli over 60 dopo a partire da sei mesi dalla seconda dose così come è suggerita a tutte le persone fragili indipendentemente dall’età. A loro si aggiungono poi tutte le perosne vaccinate con “Johnson & Johnson” ai quali dovrà essere fatta una dose “booster” con Pfizer».
Un’impostazione che può comunque estendersi a tutta la popolazione vaccinabile. A chiarire quella che sarà la strategia del Governo italiano è il commissario all’emergenza coronavirus, il generale Paolo Figliuolo.
«Siamo in grado di assicurare a tutti i cittadini – ha detto – la terza dose». Per il momento la terza dose viene assicurata con la chiamata attiva, ma come ha spiegato Figliuolo a regime sarà prevista «la possibilità di accesso libero senza prenotazione».
Per il commissario Figliuolo il picco della quarta ondata si avrà tra dicembre e febbraio, mentre per la capacità vaccinale si potrà arrivare in questa fase di terze dosi anche a somministrare 350 mila vaccini al giorno.
Nella conferenza stampa, alla quale era presente anche il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, Speranza ha ribadito con forza come i vaccini funzionino e come, in tutto il mondo, a partire anche dall’Europa, nei Paesi dove la percentuale di vaccinazione è più alta è minore l’incidenza del virus.