Quando si tratta di imparare qualcosa, ognuno ha un proprio metodo di studio: chi riesce a studiare per ore e ore di seguito, chi invece fa delle pause dopo certi intervalli di tempo, e così via.
Ecco alcuni consigli da prendere in considerazione per chi vuole migliorare il proprio metodo di studio.
Parlare con chi ha già esperienza
Può essere particolarmente utile rivolgersi a qualcuno che ha un grande bagaglio culturale. Proprio come succede nelle aule di scuola o in quelle dell’università, fare domande e chiedere consiglio agli insegnanti e ai professori sono passi fondamentali per partire con il piede giusto nel percorso di apprendimento.
Se si vuole imparare qualcosa da soli, come ad esempio diventare programmatore da autodidatta, è consigliabile rivolgersi ai tutor che tengono corsi online, come quello di aulab, per chiarire ogni dubbio e accrescere le competenze che possono essere utili per trovare lavoro.
Immergersi nel processo di apprendimento
Non tutti riescono a gestire tanti compiti contemporaneamente. Il cervello ha bisogno di concentrarsi su una cosa alla volta, non importa cosa – la lettura di un libro, lo studio o altro – perché altrimenti rischia di fallire. Per questo è meglio isolarsi e togliere ogni tipo di distrazione – come telefono, televisione – durante lo studio. Non lasciarsi distrarre permette di apprendere meglio e più velocemente.
Fare delle pause
Il modo migliore per studiare e mantenere un livello di attenzione alto, è quello di concentrare gli sforzi in brevi intervalli di tempo, della durata di circa 20-30 minuti. In periodi più lunghi, l’attenzione rischia di affievolirsi, e c’è il rischio di distrarsi più frequentemente.
È meglio pianificare piccole sessioni di studio, anziché lunghissime maratone!
Scrivere sempre tutto
Per diverse ragioni, le persone tendono a ricordare meglio le cose se le scrivono su un pezzo di carta. Potrebbe essere perché per scrivere, il cervello deve rielaborare le informazioni per trasmettere le giuste indicazioni alla mano per scrivere qualcosa di sensato. In ogni caso, il trucco funziona: quindi, ogni volta che si ha la possibilità di farlo, è meglio prendere appunti con carta e penna.
Porre attenzione sulle parti fondamentali
Quando si tratta di studiare una grande quantità di informazioni, è impossibile apprendere tutto subito. All’inizio è sempre meglio concentrarsi sui concetti fondamentali e lasciare da parte i dettagli. Una volta apprese le basi, è possibile rivedere anche i particolari.
Trovare un metodo di auto-correzione
Di solito le persone apprendono meglio se hanno un riscontro, positivo o negativo che sia, immediato. Se quello che dicono è corretto, hanno bisogno di essere premiate. Se quello che dicono è sbagliato, devono essere corrette subito. Questo meccanismo serve per evitare di imparare qualcosa di errato.
Esistono diversi modi: uno è quello di studiare insieme ad altre persone e ripetere davanti a loro cosa si è imparato, così da avere un parere immediato da persone che stanno studiando la stessa cosa; un altro è quello di ripetere e al tempo stesso controllare ad esempio su un libro, se quello che si ricorda è giusto o meno.
Fare pratica in maniera continuativa
Un errore che spesso le persone commettono, è quello di esercitarsi di rado. Ma in generale, è molto più facile imparare qualcosa se viene praticata in maniera continuativa. Proprio come gli sportivi hanno diversi allenamenti settimana – se si allenassero una volta ogni due mesi, non otterrebbero nessun risultato – così anche chi vuole imparare qualcosa deve allenarsi spesso.
Evitare la noia
Non c’è niente di peggio che studiare qualcosa di noioso, e purtroppo il rischio di annoiarsi dopo ore e ore passate sui libri è alto. Per evitare questo calo di motivazione, è utile suddividere lo studio in piccole parti, fissare degli obiettivi raggiungibili e sperimentare nuovi metodi di approccio.