GROSSETO – Il 14 ottobre 1969 Lucio Battisti lanciava Mi ritorni in mente.
Scritta e composta da Battisti e Mogol, il brano raggiunse la vetta della hit parade italiana in tre mesi, nel gennaio del 1970.
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La parte musicale di Mi ritorni in mente trae le sue origini da Non chiederò la carità, una canzone composta da Battisti nel 1965 (prima dell’incontro con Mogol) con i testi di Roberto Matano, amico e compagno di band di Battisti ne I Campioni. Nel 1970 Battisti ricordò la genesi del brano così: «Mogol è entrato nella mia vita quando io una mattina finalmente ho sentito […] come un presentimento. Sentivo di aver fatto una canzone veramente diversa dal solito, ma non riuscivo a tirarci fuori niente. Allora andai dall’editrice [ndr: Christine Leroux] e mi disse, ora ti porto dal mio amico Mogol. […] Questa canzone, mi sembra che si chiamasse Non chiederò la carità: non è mai uscita. Comunque c’era una melodia che preannunciava già, addirittura, Mi ritorni in mente»
Di questa prima composizione si conserva una registrazione in cui Battisti esegue il brano con voce e chitarra, incisa nel 1965 dallo stesso autore tramite un registratore portatile, che fu rinvenuta nell’estate del 2000 dal collezionista Italo Gnocchi all’interno di un nastro magnetico contenente altri 17 brani inediti; la registrazione non è mai stata pubblicata su disco, ma un suo frammento è stato fatto ascoltare nello speciale televisivo Pensieri e parole trasmesso da Rete 4 il 7 settembre 2004.
Nel 1969, a distanza di quattro anni, Battisti ripescò la canzone, prendendo ampi stralci della sua melodia per realizzare un nuovo brano. Su di esso, Mogol scrisse un nuovo testo, portando alla nascita di Mi ritorni in mente.
Sandro Colombini, discografico amico di Mogol e Battisti, sostiene che il testo del brano sarebbe ispirato ad una vicenda amorosa extraconiugale da lui vissuta. Questa origine, tuttavia, è stata in seguito smentita dallo stesso Mogol, che sostiene di aver scritto la storia unicamente con l’immaginazione, senza riferirsi a nessuno.
Non appena completata la composizione del brano, Battisti realizzò immediatamente il suo valore e decise di farne il “pezzo forte” del suo prossimo singolo che si apprestava a realizzare, che fino a quel momento avrebbe dovuto contenere 7 e 40 sul lato A e Una sul lato B: quest’ultima fu scartata (sarà ripescata tre anni dopo come retro di Elena no) mentre 7 e 40 fu relegata sul lato B.
Il 14 settembre 1969 Battisti si recò a casa di Mariano Detto per fargli ascoltare la canzone e affidargli l’incarico di realizzare l’arrangiamento. Il maestro aveva già prenotato la sala di registrazione e l’orchestra per il giorno seguente, in vista della registrazione di 7 e 40 e Una, e fu costretto a disdire la prenotazione dell’orchestra in quanto in un solo giorno non avrebbe fatto in tempo a scrivere la relativa partitura per Mi ritorni in mente. Invece fece in tempo a scrivere la partitura della base ritmica, che il 15 settembre fu registrata negli studi Ricordi di via dei Cinquecento a Milano, nei tre turni delle ore 9, delle 15 e delle 21.[14] Le parti d’orchestra furono eseguite dall’orchestra del Teatro alla Scala e registrate il 22 settembre alle ore 9 negli stessi studi. Il 23 settembre alle 9 fu registrata la sovraincisione della sezione di fiati, eseguiti dal gruppo canadese Chriss & the Stroke; il 26 settembre alle 9 furono registrate le voci.
Il 27 settembre l’arrangiatore Detto e il fonico Walter Patergnani realizzarono il missaggio, che fu perfezionato l’1 ottobre insieme allo stesso Battisti negli studi Ricordi di via Berchet 2. Il transfer viene realizzato l’8 ottobre.
L’interpretazione di Battisti fu pubblicata il 14 ottobre del 1969 come lato A del singolo a 45 giri Mi ritorni in mente/7 e 40. L’anno seguente fu inclusa nell’album Emozioni, pubblicato il 15 dicembre 1970.
TESTO
Mi ritorni in mente
Bella come sei
Forse ancor di più
Mi ritorni in mente
Dolce come mai
Come non sei tu
Un angelo caduto in volo
Questo tu ora sei
In tutti i sogni miei
Come ti vorrei
Come ti vorrei
Ma c’è qualcosa che non scordo
C’è qualcosa che non scordo
Che non scordo
Quella sera
Ballavi insieme a me
E ti stringevi a me
All’improvviso
Mi hai chiesto “lui chi è?”
“Lui chi è?”
Un sorriso
E ho visto la mia fine sul tuo viso
Il nostro amor dissolversi nel vento
Ricordo, sono morto in un momento
Mi ritorni in mente
Bella come sei
Forse ancor di più
Mi ritorni in mente
Dolce come mai
Come non sei tu
Un angelo caduto in volo
Questo tu ora sei
In tutti i sogni miei
Come ti vorrei
Come ti vorrei
Ma c’è qualcosa che non scordo
C’è qualcosa che non scordo
Che non scordo
Fonte: Wikipedia
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