ARCIDOSSO – Hanno lasciato le valigie fuori da un b&b sull’Amiata per fare il check in, ma quando sono usciti i bagagli non c’erano più. Una coppia di turisti polacchi è stata cos’ derubata appena giunta nella nostra terra. Il furto è avvenuto qualche giorno fa.
Solo pochi minuti, il tempo di regolare le formalità con la reception, sono bastati a due giovani (18 e 23 anni) di origine straniera (uno dei quali nato a Comiso in provincia di Ragusa), entrambi residenti ad Arcidosso e con precedenti di polizia, per impossessarsi delle valigie, dandosi subito dopo alla fuga.
Le indagini dei Carabinieri della Tenenza di Arcidosso hanno portato subito all’individuazione dei due, denunciato a piede libero per furto aggravato e ricettazione.
Le verifiche dei Carabinieri sono partite il giorno successivo: i turisti infatti non avevano avvisato subito l’Arma, ma avevano invece lasciato in giro per Arcidosso dei bigliettini, in cui veniva promessa una ricompensa a chi avesse ritrovato un peluche, di cui il biglietto riportava una fotografia. Il peluche infatti era all’interno di una valigia, per cui chi lo avesse in quel momento, poteva essere in possesso anche del resto.
I militari sono intervenuti quando uno dei due stranieri ha contattato il titolare della struttura riferendo di essere in possesso del peluche. Anziché ricevere la ricompensa, il giovane ha trovato invece i Carabinieri, che da una immediata verifica della sua abitazione, hanno ritrovato le valigie con tutto il contenuto.
Con il primo, è stato identificato anche il suo complice, residente nello stesso appartamento. Del resto, lo straniero non aveva fatto quasi nulla per nascondere le sue responsabilità: quando infatti il titolare del b&b, seguito dai Carabinieri, era andato a bussare alla sua porta, il responsabile aveva al piede delle ciabatte che il turista polacco ha subito riconosciute come sue. A poco sono valse le giustificazioni fornite dai responsabili nell’immediato, ovvero di aver trovato le valigie abbandonate lungo la strada: dovranno risponderne ora alla Procura di Grosseto.