GROSSETO – Il Futura Grosseto rugby club si mangia le mani per l’occasione buttata al vento domenica scorsa in casa dell’Isolotto Firenze, perdendo per 22 a 21 una partita dominata sul piano del possesso palla e dell’occupazione territoriale.
Sugli scudi i nove uomini del pack che hanno letteralmente dominato i propri avversari diretti, mentre i trequarti, in formazione rimaneggiata, hanno messo in evidenza carenze difensive con difficoltà a mantenere l’allineamento. Complessivamente è mancato l’approccio mentale vincente che la domenica precedente aveva portato alla bella vittoria sul Piombino.
«C’è un grande rimpianto per aver buttato al vento un’occasione propizia – spiega l’allenatore, Riccardo Graziosi – che non abbiamo saputo cogliere per indisciplina. L’espulsione temporanea di Mutti per un fallo che poteva essere evitato ci è costata cara. L’Isolotto ci ha messo in difficoltà con la velocità dei suoi trequarti, che sono stati bravi, ma penso che con un po’ più di disciplina avremmo potuto portare a casa la partita senza patemi. Bisogna che i ragazzi imparino a comportarsi più come una squadra e a rinunciare alle iniziative individuali concentrandosi sui fondamentali del rugby: dall’organizzazione nei punti d’incontro al sostegno, dalla liberazione alla trasmissione corretta della palla. Comunque sono fiducioso, il gruppo c’è e abbiamo molti giocatori che affrontano gli allenamenti con entusiasmo».
Il primo tempo si conclude sull’8 a 8, con il Grosseto che va avanti su punizione dopo poco, ma viene presto raggiunto sempre su punizione. Praticamente nei primi 30’ i biancorossi stazionano nella metà campo dei fiorentini senza riuscire a concretizzare, poi il pilone biancorosso del Futura, Totino, s’inventa un meta da ala: rimasto fuori da una ruck riceve palla e invece di tirare dritto aggira il raggruppamento ed entra in area di meta dalla chiusa, sorprendendo tutti per l’agilità a dispetto della stazza. Guidarini manca la trasformazione. L’isolotto ribatte a breve giro di posta con una meta dei tre quarti, anch’essa non trasformata.
Nel bel secondo tempo decidono gli errori dei grossetani. I primi quindici minuti il Futura soffre l’iniziativa della cavalleria leggera dell’Isolotto. Poi la terza ala Mutti prende un cartellino giallo per essersi fatto strada fra gli avversari con il gomito alto, l’Isolotto gioca la punizione alla mano e apre sui tre quarti che bucano la difesa segnando in mezzo ai pali. Meta trasformata e i padroni di casa sono sul 15 a 8. Poco dopo il Futura segna una meta con l’apertura Guidarini, che però colpisce il palo e manca la trasformare: 15 a 13. Anche se poco dopo Guidarini si rifà con un piazzato che porta il Futura sul 16 a 15.
Negli ultimi dieci minuti l’episodio chiave. Il Futura è in difesa affannosa dentro i propri 22, quando la seconda linea Bartiromo, palla in mano, invece di fissare il gioco e mantenere il possesso s’inventa un calcio improbabile e regala l’ovale all’Isolotto, che apre al largo sui tre quarti andando a segno con la difesa biancorossa a caccia di farfalle. Meta trasformata e padroni di casa avanti per 22 a 16. Nei cinque minuti finali, il Futura ha una reazione d’orgoglio, e ancora Guidarini va in meta mancando la trasformazione da posizione angolata. Finisce 22 a 21. Eccellente il debutto del centro Luca Campidonico, ottimo placcatore; incontenibile la terza ala Zampieri, man of the match. Trascinatore l’apertura Guidarini. La mischia uno schiacciasassi
Marcatori: Guidarini (p); Isolotto (p), Totino (m); Isolotto (m), Isolotto (m e t); Guidarini (m); Guidarini (p); Isolotto (m e t), Guidarini (m).
Cartellini; Mutti (terza centro Futura)
Man of the match: Zampieri, terza ala del Futura
Schif of the match (peggiore in campo in tono goliardico): Bartiromo, seconda linea che pensa di essere un’ala e calcia come un pilone.
FORMAZIONE: Totino, Colacicco, Comandi, Bartiromo, Mutti, Zampieri, Buono, Lamioni, Strazzullo, Guidarini, Papini, Campidonico, Menale, Ugoletti, Germinario, Schiano, Calvani, Villareale, Lucchetti, Graziosi, Ricciotti. Cambi: Calvani per Zampieri, Graziosi per Campidonico, Schiano per Totino.