GROSSETO – «A seguito di una lunga malattia, si è spento la notte scorsa Antonio Cocchia, storico commerciante di Grosseto, titolare dell’omonima gioielleria in viale Matteotti» afferma l’Ascom Confcommercio.
La camera ardente sarà allestita oggi pomeriggio alle ore 14.30 all’obitorio dell’Ospedale Misericordia, dopo il trasferimento della salma da Firenze dove l’imprenditore si trovava ricoverato in questi ultimi giorni.
«Notissimo gioiellerie e perito preziosi, Antonio Cocchia avrebbe compiuto 74 anni l’11 settembre. Lascia la moglie Mirella, i due figli Giada e Vittorio e i due adorati nipoti Tancredi e Guglielmo. Persona eclettica con una grande cultura classica, Antonio Cocchia era una vera personalità in Maremma e in tutta la Toscana. In passato, infatti, aveva aperto dei negozi anche a Firenze».
Sempre stato presente nel direttivo di Federpreziosi, Cocchia è un socio storico dell’Ascom Confcommercio di Grosseto. «Cocchia amava il suo lavoro; lo ha portato avanti, in tutti questi anni, con quell’immensa dedizione necessaria per ottenere le più grandi soddisfazioni. E’ stato anche un precursore in campo imprenditoriale nel nostro territorio – commenta Giulio Gennari presidente di Confcommercio Grosseto – Nonostante i numerosi impegni, ha però sempre trovato il tempo per dedicarsi anche alla nostra associazione, nell’intento di fare squadra e di far crescere il suo comparto. Con la sua scomparsa, la città ha perso un vero imprenditore, un esempio di professionalità per le nuove generazioni».
Grande la commozione in Confcommercio dove per molti era un amico. Anche il presidente uscente Carla Palmieri è molto legata alla famiglia Cocchia. «Ho avuto la fortuna di conoscerlo ed oltre ad essere una persona squisita sotto il profilo umano – ha aggiunto Alessandra Merli, presidente del sindacato Federpreziosi Confcommercio Grosseto – era una persona generosa e di ampia cultura. Antonio Cocchia ha rappresentato una colonna portante dell’oreficeria e della gioielleria a Grosseto». Il direttivo e l’intero staff di Ascom si stringono alla famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze.