SCARLINO – Le strade del Puntone sono pericolose. Ne sono convinti residenti e commercianti che lavorano e vivono nella frazione del Puntone. Sono loro ad aver promosso una raccolta firme inviata all’amministrazione comunale, «col fine di chiedere la messa in sicurezza delle strade che attraversano il centro abitato (SP60 e Strada delle Collacchie): un’esigenza corale, resa particolarmente urgente a seguito dello scontro automobilistico del 15 agosto che per fortuna non ha riportato danni alle persone, ma che è servito da monito e ha messo in risalto quanto notato quotidianamente dai cittadini, ossia l’eccesso di velocità delle auto.
«In particolare ci auguriamo che tramite il posizionamento di adeguate insegne e cartellonistica verticale, orizzontale e luminosa, gli automobilisti che transitano dal Puntone, provenendo da Follonica, Scarlino e Castiglione della Pescaia, abbiamo chiaro il fatto – sia di giorno che di notte – che stanno per entrare in un centro abitato, dove ci sono persone a piedi, in bicicletta, bambini, abitanti e turisti che si spostano nella frazione, attraversano la strada e aspettano l’autobus».
«Secondo le vostre competenze chiediamo pertanto di valutare quanto elencato: dare maggiore visibilità alle strisce pedonali con colori di fondo rosso o celeste e segnali luminosi a terra. Posizionare dossi per diminuire la velocità ai tre ingressi della frazione. Posizionare cartelli luminosi che indicano la velocità e invitano a rallentare in caso si superi il limite di 50 km/h (esempio cartello sulla SP60 all’ingresso di Bagno di Gavorrano)» prosegue la nota inviata al sindaco di Scarlino, Francesca Travison, agli assessori Luciano Giulianelli e Cesare Spinelli e al presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
«Aumentare le strisce pedonali, possibilmente rialzate (per esempio davanti alla pensilina dell’autobus di fronte a Via Poggio Spedaletto, nei pressi del bar Puntone, nei pressi della Pescheria e Casello idraulico-Ufficio turistico, davanti al ristorante Il Veliero). Un incontro collettivo sarebbe inoltre gradito e utile anche per poter discutere e condividere idee e progetti per il bene e la sicurezza del nostro Comune».