FOLLONICA – Una copia in gesso della Madonna Ilvana, quella conservata all’interno della chiesa di San Leopoldo di Follonica, è arrivata fino a Bolzano, nel centro per Lungodegenti Firmian. A raccontarne la storia in un bellissimo articolo apparso sul settimanale La Lettura è stato il giornalista Michele Farina.
Oggi quella copia del noto bassorilievo follonichese si mostra coloratissima, perché è arrivata tra le mani del gruppo Alzheimer del Firmian durante il lockdown. Gli ospiti del centro hanno infatti realizzato un “restauro artistico” dando una nuova vita all’opera.
Ma perché la Madonna Ilvana è finita in Trentino Alto Adige? A portarla lì è stato Claudio Fucich, appassionato fonditore di Follonica. Il bassorilievo è arrivato in dono all’Alzheimer Fest di Treviso nel 2019, viaggiando sul tetto di una vecchia Panda. A portarla a Bolzano è stato Guido Morgavi, scultore che da alcuni anni lavora come terapista occupazionale al Firmian. Morgavi ha messo il bassorilievo nelle mani dei malati che tramite colori, stoffe, pennelli e colla ne hanno fatto un’opera unica. E così, da semplice copia in gesso, quella Madonna Ilvana è adesso diventata un’opera d’arte a più mani, un’istallazione che presto sarà esposta all’Alzheimer Fest di Cesenatico.
«Sapevo del progetto grazie al racconto di Michele Fuchic, figlio di Claudio – dice l’assessora alle Politiche culturali Barbara Catalani – con il quale stavamo pensando di sviluppare un progetto di relazioni tra le diverse realtà, questo articolo sulla testata nazionale ci ha proiettato già verso una dimensione di vasta scala. Vedere il nostro tesoro oggetto di una così delicata trasformazione ci emoziona e inorgoglisce».