ORBETELLO – «Diciamo la verità, su Chiavetta abbiamo sempre avuto molti dubbi», dicono da Sinistra italiana Orbetello, uscita dalla coalizione a sostegno della candidatura a sindaco di Mario Chiavetta.
«Nel 2016 lui e il suo gruppo di “moderati” per mesi picconò l’amministrazione di centrosinistra guidata da Monica Paffetti, che dopo un ventennio di Di Vincenzo-Matteoli guidava il Comune.
Non passava giorno in cui non arrivava minaccia di commissariare il Comune, il tutto per indebolirla e provare a farla fuori in vista delle elezioni del 2016. Chiavetta costrinse Paffetti alle primarie, le perse e sparì completamente. Né lui, né i moderati, né un pezzo del Pd parteciparono a quelle elezioni. Ovviamente la destra tornò ad amministrare per la gioia di Andrea Casamenti e Rolando Di Vincenzo, grande sconfitto del 2011, a cui ricordiamo Chiavetta consegnò, da presidente del Consiglio, anche un “premio alla carriera”.
Quando, dopo un percorso nel quale il Pd ha bruciato più candidati, ci è stato proposto Chiavetta come candidato sindaco della coalizione in vista delle elezioni del 2021 non abbiamo certo fatto salti di gioia. Anzi abbiamo provato, da soli, a mettere in discussione questa candidatura troppo spostata, a nostro avviso, a destra.
Alla fine, pur di non rompere la coalizione di centrosinistra, abbiamo comunque raggiunto un accordo con Chiavetta e il segretario del Pd Mauro Barbini e Sinistra Italiana garantiva la propria presenza all’interno della coalizione con due candidati: Paola Della Santina e Valentino Bisconti. Nomi comunicati circa 4 mesi fa. Questo era l’unico modo per garantire la presenza della Sinistra in consiglio comunale in un sistema che prevede la doppia preferenza ed era l’unico modo, vista la composizione della coalizione, di avere la garanzia che i temi che la Sinistra portava potevano essere considerati.
Tutto è filato liscio fino all’ultima riunione della coalizione tenutasi il 22 luglio 2021. In quel contesto, nonostante la sera prima Chiavetta avesse garantito e assicurato il rispetto dell’accordo, lo stesso Chiavetta e l’intera coalizione si sono schierati contro Sinistra Italiana e contro l’accordo fatto, per l’estromissione di Valentino Bisconti che, guarda caso da decenni ha contrastato le politiche di destra di Di Vincenzo e che ha una conoscenza delle tematiche molto approfondita (vedi Autostrada Tirrenica). Arrivando addirittura a dire che i trascorsi politici di Bisconti (coerentemente sempre a sinistra) erano una problema, evidentemente quelli di un ex assessore di centrodestra erano migliori per Barbini e Chiavetta.
Sinistra Italiana insomma non poteva neanche scegliersi l’unico candidato che la coalizione gli aveva lasciato. Lo volevano scegliere loro. A quel punto ci siamo alzati dal tavolo.
Dopo 2 giorni Chiavetta presentava in fretta e furia la sua lista con tutti e 16 i candidati, cercando disperatamente l’ultima donna per garantire la quota rosa, e di conseguenza non lasciando neanche uno spazio a Sinistra Italiana. Con la conseguenza che nella lista di Chiavetta non c’è nessun rappresentante di un partito di sinistra.
Il resto è storia recente, l’entusiasmo che sta accompagnando la nascita di Alternativa Orbetello è travolgente.
Suggeriamo a Chiavetta e al segretario del Pd Barbini di smettere di polemizzare contro Alternativa Orbetello e di attaccare la destra anche se comprendiamo sia complicato per chi ha tra i propri più grandi supporters proprio la destra che ha governato Orbetello per 20 anni. La candidatura di un ex assessore del centrodestra nelle proprie fila è in tal senso una garanzia.
Suggeriamo anche di concentrarsi sulla propria proposta e non continuare a raccontare cose non vere rispetto alla nostra estromissione. Noi da ora in poi parleremo solo di contenuti nell’interesse dell’ambiente, del territorio e dei cittadini di Orbetello e non vorremmo dover rendere evidenti le prove della realtà di questa vergognosa vicenda”, concludono da Sinistra italiana.