GROSSETO – Schettino si Schettino no. Sembra questo uno dei temi più discussi almeno in attesa del giorno dell’udienza per l’incidente probatorio sulla scatola nera che si svolgerà lunedi 15 presso il teatro Moderno trasformato per l’occasione in aula di tribunale.
Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi del comandante della Concordia Francesco Schettino che ha affermato di voler essere in aula per metterci «la faccia e la competenza quando si discuterà dei dati della “scatola nera”. Interpretare bene i dati – ha continuato – sarà un modo per omaggiare le vittime poiché tanti, tutti vogliamo sapere cosa accadde veramente» arriva la risposta del Codacons che chiede al gip di non ammettere in aula il comandante all’udienza di incidente probatorio in programma per lunedì a Grosseto: «Non solo – spiega il Codacons in una nota – egli è molto ben difeso dai suoi avvocati, ma deve essere evitata altra speculazione che porti la tragedia ad essere una rigogliosa fonte di guadagno, sulla pelle dei morti innocenti, per uno degli imputati».
«Non servirà il licenziamento di Schettino da parte della Costa, arrivato, guarda caso, a pochi giorni dall’udienza – aggiunge il Codacons – per scusare le falle della nave e dell’organizzazione dell’armatore citato in giudizio dal Codacons insieme alla Carnival davanti al Tribunale di Miami per un risarcimento di oltre 70 milioni di dollari».