GROSSETO – Sono anni che l’area produttiva di via Genova è in attesa che ne sia riqualificata la viabilità attraverso il raddoppio di quel tratto di via Senese e la realizzazione di nuovi accessi per agevolare il transito dei mezzi pesanti e garantire la sicurezza degli utenti della strada».
Interviene così Carlo De Martis, coordinatore della lista Grosseto Città Aperta in corsa per le elezioni a sostegno del candidato sindaco Leonardo Culiccchi.
«Dopo mesi di interrogazioni e sollecitazioni – prosegue De Martis – l’amministrazione comunale ha finalmente accolto le istanze del sottoscritto, decidendosi a chiedere l’escussione della fideiussione che permetterà di introitare le risorse per cantierare tali opere. Se pur, a questo punto, con un ritardo incredibile. Si tratta infatti di interventi previsti a completamento della lottizzazione edilizia nell’area del ‘Poggione’ ed il cui termine per la realizzazione era fissato al 25.03.2018, come precisato dall’Assessore all’Urbanistica in riscontro ad una mia interrogazione.
Ad ogni modo, meglio tardi che mai. L’importante è sbloccare un’opera determinante per migliorare l’accessibilità della città da Siena e dalla variante Aurelia e riqualificare viabilità e logistica dell’area produttiva di via Genova.
Ora chiedo che a questo punto si proceda a passo spedito nell’appaltare le opere. Ma anche ad impegnare le risorse adeguate a dare una prospettiva vera di sviluppo a quell’area, già al centro di un ambizioso e innovativo progetto di valorizzazione sul quale le stesse aziende sono impegnate ad investire, nel mentre l’attuale Giunta in questi anni ha speso solo chiacchiere e promesse, non curandosi neppure di attivare una banale fideiussione per realizzarvi le infrastrutture minime».
«In quella zona opera infatti un nucleo importante di aziende di meccanica, elettromeccanica, chimica e abbigliamento: TecnoSeal, Toscano-Alta sartoria, Roberto Ricci Design, Montecristo, Fluxinos, Noxerior, Elmu, Eurovinil-Survitec, Baldassarri Group Trading, Maremmana Ecologia, Balloni, GLS, fra le altre. Aziende di qualità, che danno lavoro a centinaia di addetti, fanno innovazione ed esportano. Esattamente il manifatturiero di cui Grosseto ha bisogno, un settore ad altissimo valore aggiunto che va sostenuto perché può creare ricchezza e dare lavoro buono e qualificato a giovani con competenze che, altrimenti, sarebbero costretti a spendere in altre città. Grosseto Città Aperta – conclude De Martis – farà di questo impegno una delle priorità della propria azione politica e amministrativa, nella convinzione che innovazione e sviluppo sono la chiave per il futuro della nostra città».