SCARLINO – «Mi chiedo perché i gruppi consiliari di minoranza si sono sentiti chiamati in causa dal mio post in cui non era specificato a chi erano rivolte quelle parole. Ma visto che si tira in ballo la Festa del 19, allora non ho timore a dire quello che penso, come sindaco e come scarlinese».
A rispondere alle critiche dei consiglieri di minoranza è il sindaco Francesca Travison.
«Prima della pandemia abbiamo cercato in tutti i modi di ricreare le Carriere di Scarlino attraverso un progetto, consegnato ai capi contrada, e delle assemblee pubbliche – spiega la prima cittadina -. Purtroppo però non abbiamo percepito da parte dei nostri concittadini, non di tutti sia chiaro, la volontà di riportare in auge la festa del paese. Sicuramente, essendo stata anch’io una contradaiola, non nego di provare nostalgia per il passato ma, al contrario di altri che paventano lo stesso sentimento, come primo cittadino mi sono impegnata per rimettere in piedi l’organizzazione della festa».
«Certi atteggiamenti – prosegue Travison – di chi osteggia dietro le quinte le mie intenzioni, e poi sui social media esprime rammarico per i mancati festeggiamenti, fanno riflettere. Perché nessuno è mai venuto nel mio ufficio a dire apertamente che la festa del 19 non si vuole più organizzare? Perché ancora oggi i capannoni dati alle contrade sono in condizioni pessime? Perché alla celebrazione del Beato Tommaso hanno partecipato molte persone ma pochissimi contradaioli? Risponda a queste domande la minoranza. L’ho dichiarato pubblicamente in Consiglio comunale: la prossima estate, Covid permettendo, le Carriere si faranno. Con o senza contrade».