GROSSETO – Dopo la capolista Sassuolo, il Grosseto di mister Somma rende visita al quotato Verona. Non si può dire che l’avvento in panchina del nuovo mister sia dei più semplici, almeno guardando il calendario. «Il Verona è la squadra più forte di questo campionato – spiega senza mezzi termini il tecnico dei maremmani -, hanno una rosa ben attrezzata, un attacco formidabile e un pubblico eccezionale». Parole di elogio per gli avversari che nascondono comunque, la voglia di fare lo sgambetto alla formazione scaligera. In fin dei conti la necessità di punti per il Grosseto, fanalino di coda del torneo, è fuori dubbio. Per avere ragione della squadra di Mandorlini, il mister dei biancorossi rispolvera la staffetta che in zona di attacco interesserà Lupoli e Lanzafame, giocatori che dal punto di vista dell’allenatore rappresentano elementi in grado di regalare il salto di qualità alla squadra.
Dal punto di vista del modulo invece, Somma sembra disposto a varare il 5-3.2 con Celjak e Calderoni difensori esterni e con Rigione al debutto dal primo minuto nel pacchetto arretrato, assieme a Padella e al recuperato Olivi. I problemi maggiori quindi, riguardano la crisi di identità che potrebbe attanagliare la squadra in un momento delicato. «E’ uno dei pochi punti negativi che trovo – spiega Mario Somma -, i ragazzi hanno già cambiato 5 sistemi di gioco e questo genera due conseguenze; la confusione e le attenuanti». In ogni caso al Bentegodi sarà dura per questo Grosseto che in ogni caso non parte battuto: «ci vorrà molta aggressività – conclude Somma – e occorrerà stare attenti al loro tridente composto da Rivas, Gomez e Cacia, se ci prendono in velocità sono guai, per cui sarà necessario abbassare il ritmo».