GROSSETO – In questo delicato periodo di ripresa economica, le attività operative dei reparti del Corpo coordinati dal Comando Provinciale Grosseto proseguono senza sosta anche nei confronti dei più gravi episodi di illeciti economico-finanziari, con particolare riferimento al controllo della corretta percezione di finanziamenti ed agevolazioni pubbliche concesse nell’ambito dei Decreti Liquidità.
In tale contesto il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Grosseto, guidato dal Tenente Colonnello Vincenzo Conetta, ha effettuato un approfondito screening su oltre 30 soggetti (società e professionisti) che hanno richiesto ed ottenuto le agevolazioni in argomento, individuando talune posizioni più a rischio mediante attività di risk-analisys ed intelligence economico-finanziaria.
Sono stati scoperti 5 operatori economici (3 società operanti nei settori immobiliare e di distribuzione farmaci/beni per la persona; 2 società di professionisti, una operante nel settore contabile e l’altra nel settore legale) che hanno richiesto ed ottenuto complessivamente 60.000 euro di benefici statali (nelle due diverse tipologie di “finanziamento a fondo perduto” o “finanziamento garantiti”), non avendone in realtà i requisiti. In particolare, l’irregolarità principale è stata l’aver indicato, nelle domande di fruizione dei finanziamenti, redditi/fatturati diversi (più bassi) di quelli effettivamente realizzati nel periodo pandemico, in realtà risultati in alcuni casi anche più alti rispetto ad anni precedenti; addirittura, in un caso la società richiedente, pur operando e conseguendo profitti, è risultato non presentasse dichiarazioni al Fisco da alcuni anni.
I finanzieri del Nucleo P.E.F. hanno quindi segnalato 3 persone per ipotesi di reato di truffa aggravata ovvero di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato.
In questo particolare periodo connotato ancora da problematiche socio-economiche legate al Covid-19, la Guardia di Finanza, con servizi quali quello in argomento, ha come principale obiettivo la tutela dell’economia legale, individuando e contrastando i fenomeni di illegalità economico-finanziaria maggiormente lesivi ed insidiosi, nonché proponendosi quale punto di riferimento a livello locale in ordine alle iniziative volte alla tutela del sistema economico e dei finanziamenti nazionali/comunitari destinati a chi effettivamente realizza prodotti/servizi che meritano in concreto il sostegno pubblico.
In tale contesto, l’attività operativa, come nel caso di specie, è orientata in modo mirato e selettivo su soggetti caratterizzati da elevati/concreti profili di rischi e sugli illeciti economici che più danneggiano gli interessi dello Stato e dell’UE, nonché le regole della concorrenza e del mercato.