di Daniele Reali
GROSSETO – L’impianto Futura delle Strillaie rappresenta una chiave di volta per il ciclo dei rifiuti in provincia di Grosseto. Nel suo genere è il più grande per capacità di tutta la Toscana. Quando sarà a regime tratterà circa 91 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati e 27 mila tonnellate di materiale organico.
Le due linee dell’impianto infatti garantiranno sia la produzione di Cdr, Combustibile da rifiuti (che sarà successivamente bruciato nei termovalorizzatori per ricarvarne energia eletttrica, ndr) sia il compost di qualità.
Con l’inaugurazione dell’impianto di questa mattina si apre quindi una nuova fase per il territorio: l’impianto di Futura era stato indicato infatti come uno dei punti cardine del piano provinciale dei rifiuti. Alle Strillaie saranno conferiti i rifiuti dei 28 comuni maremmani: lì saranno trattati e trasformati. Un evidente cambiamento sorpautto se si pensa che impianti di questo tipo non esistevano in provincia di Grosseto e che una quota di rifiuti per essere “lavorata” doveva essere trasferita lontano dal territorio con costi semrpe crescenti.
Alla cermonia di inaugurazione insieme ai rappresentanti delle isitituzioni locali all’assesore regionionale Annarita Bramerini, al sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, al presidente della provincia Leonardo Marras erano presenti anche il presidente di Futura spa Valerio Bertuccelli e l’amministratore delegato Massimo Filipponi.
«La messa a regime di questo impianto – ha deto Filipponi – comporterà notevoli vantaggi ambientali: si ridurrà la quantitià di rifiuti destinati alla discarica e aumenterà la quota destinata a riciclo e recupero energetico».
Insieme all’impianto principale sono stati installati sopra i tetti dei capannoni anche pannelli fotovoltaici in grado di produrre 800 kilowatt di energia elettrica.
Il taglio del nastro alle Strillaie rappresenta un traguardo che arriva 8 anni dopo il primo bando per la realizzazione dell’impianto che è stato costruito e reso funzionante in circa tre anni a partire dal 2009. Utilizza tecnologie moderne e all’avanguardia: tra questa anche un sistema di “depressione” dell’aria dentro i magazzini dove vengono stoccati e trattati i rifiuti: in questo modo il cattivo odore prodotto rimane all’intenro e anche a pochi metri di distanza dai capannoni non viene avvertito.