GROSSETO – Mi sono presa una domenica di pausa per immergermi nella natura e fare così delle belle passeggiate sull’Appennino tosco emiliano per una settimana. Scopro che molte persone che conosco sono innamorate da anni di questi posti magici per il fresco, per le deliziose escursioni che si possono fare nei sentieri e naturalmente per la cucina che non tradisce, al pari della nostra; tortellini, lasagne verdi al ragù bolognese, insomma non solo tisane eh
Vi giuro che è più forte di me, ogni volta che sono in bici o passeggio in campagna o nel bosco non c’è fiore o pianta che non susciti il mio interesse, così le mie passeggiate dei giorni scorsi a Granaglione si sono rilevate un’interessante archiviazione di foto di piante che conoscevo e altre che non avevo ancora visto dal vivo…
La prima che voglio condividere con voi, la conoscete, l’abbiamo vista tutti ma io tanta come in questi giorni, mai.
La camomilla comune: distese e distese di questi ramoscelli alti fino a circa mezzo metro con i capolini dorati che emanavano quel profumo che la contraddistingue. Avrei potuto toglierli e metterli in un barattolo, essiccarli per preparare degli infusi per un effetto sedativo blando e antinfiammatorio; utili anche per la preparazione di collirio e impacchi, ricordate? Non l’ho fatto, un po’ per la bellezza che la natura regalava agli occhi: sembrava un dipinto! e un po’ perché ogni volta che vado nel bosco a cogliere fiori o piante porto sempre dei semini da dare in cambio alla natura per i suoi doni.
Un’altra pianta che ho trovato in quantità esagerata, in ogni angolo, è stata la Clematis vitalba, conosciuta più frequentemente come vitalba o vite bianca, e uno dei 38 fiori di Bach, il fiore adatto ai sognatori come me… questa, per esempio, dal vivo non l’avevo mai vista. La vitalba è una pianta dal comportamento rampicante, si allunga sugli altri alberi per molti metri con dei fusti ramificati e alla base si sviluppano grossi tronchi legnosi. Hanno fiori raggruppati in infiorescenze di colore bianco-verdastro dal profumo quasi impercettibile ma che sembra biancospino. Il Fiore di Bach Clematis è il terzo fiore scoperto e viene associato alla figura del romantico, quello che ha sempre la testa fra le nuvole, un po’ come fa il fiore, che si spinge fino sopra la pianta alla quale si arrampica per arrivare fino alle nuvole.
I cigli delle strade che abbiamo percorso avevano Elicriso ed Iperico in fiore, mentre da noi in Maremma avevano già passato la fioritura da un po’, è bello anche questo; vedere la differenza che si può trovare a circa 200 km di distanza da casa e con un’altitudine di circa 900 metri. Abbiamo già parlato di entrambe e vi invito a rileggere gli articoli per approfondire le meravigliose proprietà lenitive e cicatrizzanti che hanno.
Abbiamo potuto raccogliere dell’ortica buona e ne abbiamo fatto una bella tisana per diverse sere, la sua azione depurativa e rimineralizzante ci ha dato un buon sostegno sia per i pranzetti buoni che gli emiliani preparano che per la disidratazione che ci portava fare sauna e fanghi termali durante il giorno. L’ortica da noi e adatta per preparazione di tortelli, gnudi o frittate. Per quanto riguarda l’azione rimineralizzante, nei percorsi turistici che abbiamo fatto, dove abbiamo trovato dei bellissimi ruscelli e fontane di acqua fresca, spuntavano delle piante belle rigogliose e verdi di Equiseto, o coda cavallina. Se la si guarda effettivamente sembra simile alla coda di un cavallo, anche lei si caratterizza per le sue proprietà: rimineralizzante, diuretica e utile contro l’osteoporosi per la sua elevata quantità di calcio che apporta.
Altra pianta che avevo già visto e raccolto in passato ma ho trovato in modo rigoglioso è il Verbasco, il significato del suo nome significa rigonfiarsi e brillare. Credo che molti lo chiamano Tasso barbasso o Candela del re, lo rappresentava frequentemente il Caravaggio ai piedi del San Giovanni Battista a raffigurare l’albero genealogico di Gesù in modo schematico. È stato usato come erba medicinale, come espettorante, analgesico e antistaminico, il suo uso tipico è quello usato per trattare la tosse e i vari problemi ai polmoni. L’infuso di fiori in olio d’oliva viene usato ancora oggi come gocce per il mal d’orecchi.
Vicino a casa dove alloggiavo c’era una fonte (lì ce n’è una ogni angolo), e poco distante c’è un muro vecchio di sassi che sostiene il dislivello di una terrazza visto l’altezza del posto, lì è tutto edificato in terrazze che pare d’esser in Liguria, così tornando al muro, una mattina mi cade l’occhio in piccoli cespugli di foglie che sembrano tagliate come piume e così la guardavo ma non mi veniva in mente… “ti conosco ma non so chi sei” in sintesi questo è quello che pensavo poi il lampo di genio, una pianta che fuori esce così prepotentemente dalla pietra non può che esser la Cedracca o Spaccapietra mi sono detta, e infatti era proprio lei. La Spaccapietra non l’abbiamo mai trattata, è una delle poche piante utilissime per eliminare tutte le ostruzioni del tratto urinario distruggendo anche i calcoli. Placa le infiammazioni ed elimina i virus intestinali.
Molte sono le piante ancora trovate ma che abbiamo già trattato, in più di un argomento e non le rimenzionerò, voglio però solo dirvi che se vi capita di andare in quei luoghi, ammirate le meravigliose ortensie che crescono e che rendono ancora più bello quel posto. Ortensie di ogni colore, sfumatura dal bianco, al rosa chiaro o intenso o lilla per arrivare al celeste, cambia colore in base alla composizione del terreno in cui cresce. La rosa del Giappone, cosi viene chiamata l’ortensia solo per la sua origine asiatica, simboleggia l’amore, l’amore ardente, passionale, unico e sincero.
Non mi rimane che augurarvi di riuscire a fare un soggiorno nella natura verso Granaglione e magari se vi fa piacere potete fare delle foto e magari inviarle a me!
Vi aspetto settimana prossima su #mentaerosmarino
A questo LINK le vecchie puntate di Menta e Rosmarino
VI CONSIGLIAMO: di non andare a raccogliere le piante in natura per non rischiare errori, e di affidarvi sempre al vostro erborista di fiducia. Quelli che vi proponiamo non sono consigli medici, quindi, specie per patologie specifiche, fate sempre riferimento al vostro medico curante prima di assumere qualunque prodotto.
*L’autrice Serena Remi, nata a Gavorrano, da 28 anni lavora nel settore del benessere come erborista e venditore al dettaglio di prodotti a scopo salutistico.