SCARLINO – Il 24 agosto ricorrono i 250 anni dalla beatificazione di p. Tommaso Bellacci da Firenze (o da Scarlino), missionario e apostolo dell’unità dei cristiani. Frate francescano, fu veramente un “homo bono et pieno de multe virtù e gratie e zelo per la religione”. Diventò presto Maestro dei Novizi e alla morte del Beato Giovanni da Stroncone, fu nominato Vicario per la Puglia e la Calabria. Papa Martino V, venuto a sapere della sua capacità di riformare e fondare conventi, ma soprattutto della santità di vita, lo incarica di estirpare dalla Maremma i “fraticelli”, frati che, nel XIV secolo, si ribellarono alla gerarchia ecclesiastica e che si erano insediati in molti conventi del centro Italia tra cui Scarlino e il convento della Nave a Montorsaio. La sua opera a favore dell’unità dei cristiani risale al periodo del Concilio di Firenze, durante il quale i francescani daranno un contributo importante per cercare l’unità con le Chiese d’Oriente. Nel 1438 Giovanni da Capestrano sceglie Tommaso come compagno nella missione di visitare la provincia d’Oriente, in particolare Gerusalemme e gli stabilimenti genovesi nel Mar Nero e il 22 agosto del 1439 il Papa, con una bolla, decide di inviare come suo Legato Pontificio “in partibus orientalibus Indiae, Aethiopiae, Aegypti et Ierusalem” il Beato Alberto da Sarteano ed insieme a lui una folta delegazione tra cui il nostro Tommaso. Rientrato in Italia nel 1444, Tommaso morirà a Rieti il 31 ottobre 1447 . Papa Clemente XIV ne approverà il culto come Beato nel 1771. Dal 2006 i resti mortali si trovano nel santuario francescano di Fonte Colombo (Rieti).
Per celebrare i 250 anni dalla beatificazione, le parrocchie di Scarlino-Scarlino scalo hanno approntato un fitto programma di iniziative e proposte da domenica 18 luglio fino al 12 settembre. In particolare, domenica alle 21.30 presso la Rocca Pisana di Scarlino, concerto della filarmonica Puccini e letture dal libro “Maremma medievale, terra di astuti diavoli, eccezionali ed incorruttibili angeli”, della scrittrice Lidia Orlandini.
Il 31 luglio “Passi di bellezza”, una passeggiata verso monte di Muro. Ed ancora, tra le iniziative, l’11 agosto alle 17.30 sarà accesa la Fiaccola della speranza, mentre il giorno seguente, alle 17.30, Rosario in collegamento col santuario francescano di Fonte Colombo. Le celebrazioni per il beato Tommaso si intrecceranno anche con la festa di Scarlino, che il 19 agosto ricorda il miracolo della liberazione dalla peste. Alle 10.30 si terrà la processione con il Cristo del miracolo, a seguire la Messa.
Il 22 agosto, infine, domenica più vicina al 24 agosto (giorno dell’anniversario della beatificazione), alle 10, in San Martino, breve presentazione di Ettore Ducci sulla vita e missione del beato Tommaso. Poi la processione verso San Donato col quadro del Beato e alle 11.15 la Messa solenne con la presentazione dell’inno al beato Tommaso composto da Maurizio Morgantini e don Josè Gabazut (musica) e Mario Nicola Toentona (testo).