AMIATA – Sono stati presentati, a seguito dei lavori di ristrutturazione, da parte del Consorzio Forestale dell’Amiata, i rifugi forestali Capovetra (nel Comune di Seggiano) e Fonte delle Monache (nel Comune di Santa Fiora). I rifugi, abbandonati da molti anni, grazie ad un progetto interamente finanziato (100%) dal PSR della Regione Toscana 2014-2020 attraverso la sottomisura 8.5, sono stati riportati a nuova vita per divenire due rifugi escursionistici a servizio della rete sentieristica dell’Amiata. I due rifugi, pensati come strutture base per il trekking d’Amiata, saranno collegati ad un terzo rifugio appena realizzato dal Comune di Castell’Azzara, presso Rocca Silvana, con la medesima sottomisura. I rifugi sono situati negli splendidi boschi dell’Amiata dove è applicata la Gestione Forestale Sostenibile PEFC da parte del Consorzio Forestale dell’Amiata.
Il progetto di recupero dei due rifugi è stato seguito dall’architetto Gabriele Franza e dallo Studio Agricis di Giovanni Alessandri e ha ottenuto un contributo a fondo perduto da parte della Regione Toscana di Euro148.894,98. Durante la giornata è stato anche mostrato il forno prototipo per la carbonizzazione sperimentale, situato in Loc. Mandrioli, Comune di Seggiano, dove è stato possibile visionare la produzione di carbone vegetale proveniente da legname di faggio in presenza di Rodolfo Picchio, docente presso la Facoltà di Scienze Forestale dell’Università degli Studi della Tuscia, che ha partecipato al progetto PIF Foglie (PSR Regione Toscana 2014-2020), con capofila il Consorzio Forestale dell’Amiata. Il Consorzio attraverso un nuovo progetto, denominato Cambio Piano, ha iniziato la sperimentazione della produzione del Carbone, una delle prime in Italia derivanti da Selvicoltura sostenibile. Altro progetto visionato è stato quello di risistemazione del Prato delle Macinaie, finanziato dal Comune di Castel del Piano, con un contributo di 125.923,98 euro a carico del PSR 2014-2020.
Il progetto è consistito nel recupero strutturale del muro di contenimento del prato, nella sua illuminazione con impianto a led, nella risistemazione di bagni pubblici e nella realizzazione di una area di sosta con rampa per i disabili e tavoli e panche. Alla inaugurazione hanno partecipato, oltre ai due Tecnici del Consorzio (Paolo Franchi e Francesca Galli) i sindaci e gli amministratori della zona, i Comandanti delle Stazioni locali dei Carabinieri Forestali e le diverse autorità del territorio. Ha presenziato il direttore della PEFC Italia Antonio Brunori, che ha riconosciuto l’importanza dei progetti di valorizzazione del bosco, soprattutto in funzione dei servizi ecosistemici. Per il presidente del Consorzio Forestale Fiorenzo Caselli, orgoglioso dei risultati raggiunti, è necessario continuare in questa strada virtuosa, innovando e migliorando le strutture esistenti e le infrastrutture turistiche di accesso ai boschi dell’Amiata, ricordando che sono stati realizzate anche la sentieristica del Monte Calvo e del Fiume Fiora da parte del Comune di Santa Fiora e il recupero delle aree di sosta collegate alla Riserva del Monte Penna e il Rifugio Escursionistico di Rocca Silvana grazie al Comune di Castell’Azzara; e sono già stati finanziati e quindi partiranno a breve, sia il recupero del Prato della Contessa per il Comune di Castel del Piano, che la risistemazione di tutte le aree di sosta della parte alta della montagna (nei Comuni di Arcidosso, Seggiano, Santa Fiora e Castel del Piano), progetto del Consorzio Forestale dell’Amiata. Il Consorzio Forestale dell’Amiata assieme ai diversi comuni dell’Amiata ha ottenuto oltre 2.000.000 di euro di contributi a fondo perduto derivanti dal PSR per la valorizzazione del comparto forestale: è veramente un ottimo risultato.