GROSSETO – E’ un malcontento esasperato, quello delle lavoratrici che ha generato un comunicato da parte della Rsu di Abbigliamento Grosseto. Questo, in sintesi, il documento prodotto: «il 17 settembre le lavoratrici di Abbigliamento Grosseto hanno posto delle domande alle quali nessuno ha ancora risposto. Invece delle risposte, in questi giorni, è comparsa una nuova società, la Fashion Technology Investment, con Pacenti amministratore unico che ha rilevato Abbigliamento Grosseto. Conosciamo poco l’italiano, come ama ricordarci la nostra Benedetta Bertellini, ma qualcosa riusciamo a capire. Abbiamo capito che Abbigliamento Grosseto era controllata da due aziende fiduciarie e ora è sotto controllo di Faschion Technology Investment che a sua volta è controllata da due aziende fiduciarie, ma diverse dalle prime.
Allora ci chiediamo: chi è il reale proprietario di Abbigliamento Grosseto? Perché la Regione Toscana mentre affermava che Barontini era l’imprenditore che ci avrebbe salvato, affidava la proprietà ad altri? Perché questi proprietari non debbono apparire? Perché altre due aziende fiduciarie? Per questa ultima domanda temiamo di avere una risposta: per cancellare le tracce. Siamo convinte che se si conoscesse con precisione la proprietà, avremmo le risposte a molti quesiti, ossia la ricerca del lavoro, la disinformazione e il ruolo delle istituzioni.
Per questo riteniamo indispensabile che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, mantenga l’impegno assunto per luglio di venire a Grosseto e chiarisca a chi è stato affidato il nostro futuro, perché e con quali prospettive. A Rossi diciamo che vorremmo cessare una protesta che ci costa molto e chiediamo che ce ne dia il motivo. Alle nostre compagne al lavoro invece, diciamo che no stiamo lottando per riscuotere poche centinaia di euro, ma soprattutto per mantenere il nostro/vostro impiego e di riflettere bene prima di apporre firme su documenti preparati negli uffici».