GROSSETO – “Il nostro intento è stato quello di ristabilire con i bambini un nuovo alfabeto emotivo, che si compone di parole garbate e gentili e di atteggiamenti sani ed equilibrati, fatti di generosità, di umiltà e di rispetto reciproco”. Questo è in sintesi il messaggio delle insegnanti della scuola primaria di Barbanella-Via Rovetta dell’IC5 Grosseto per la Settimana della gentilezza (4-11 giugno).
“Il lavoro che abbiamo messo in atto si è basato sulla dimostrazione di comportamenti e buone pratiche come alternativi e migliori di quelli dettati dalla rabbia e dal disprezzo – commenta l’insegnante Carmelina Tarallo, referente del progetto e del bullismo e cyber-bullismo di Istituto – al fine di ristabilire un nuovo modo di rapportarsi, più sano e giocoso”.
“L’intento è quello di far maturare una disposizione d’animo aperta e disponibile, che si nutre di parole e gesti rispettosi – aggiungono le insegnanti Antonietta Fava e Lina d’Orazio– ed attraverso la manualità costruire cose insieme ai bambini come traduzione in atti concreti di queste buone pratiche. In questa epoca di pandemia, di separazione e di rabbia sottesa nelle relazioni, ci sembrava importante recuperare ‘l’essere gentili’ che detiene degli indubbi vantaggi per il corpo e per la mente”.
Molteplici le realizzazioni e le iniziative messe in campo da tutte le classi della scuola primaria, anche in collaborazione con la scuola dell’infanzia di Barbanella e che verranno esposti e documentati mercoledì 9 giugno a partire dalle ore 10 presso il plesso di Barbanella (nel pieno rispetto del protocollo Covid) ed al cospetto delle autorità comunali che interverranno e che hanno dimostrato piena disponibilità a collaborare all’iniziativa, fornendo la panchina su cui gli allievi hanno lavorato, trasformandola in ‘panchina della gentilezza’.
“Marco Aurelio, filosofo ed imperatore romano definiva la gentilezza la ‘gioia dell’umanità’, contrapposta alla maleducazione, all’insolenza ed al disprezzo che purtroppo in questi tempi sono sempre più emergenti – sottolinea la dirigente scolastica Francesca Iovenitti -; questa iniziativa detiene un innegabile valore educativo e pedagogico, e l’impegno del corpo docente e dei collaboratori scolastici che si sono prodigati nella realizzazione delle bellissime creazioni realizzate dai bambini e dalle bambine tradisce un interesse genuino e vero di affetto e riconoscimento dell’importanza di questo fondamentale messaggio da trasmettere ai bambini ed alle nuove generazioni”.