CAPABLIO – Avviare un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti con l’obiettivo di ridurre nei prossimi cinque anni la Tari del 20%. È questo uno dei principali scopi del progetto intrapreso dal Comune di Capalbio in collaborazione con Sei Toscana, che porterà alla sostituzione degli attuali cassonetti con delle moderne isole ecologiche informatizzate. Dalla settimana prossima, nei giorni compresi tra lunedì 7 e venerdì 11 giugno, il nuovo sistema di raccolta inizierà ad essere collocato nei principali centri abitati di Capalbio Scalo, Borgo Carige e Capalbio capoluogo e nella fascia costiera, e sarà completati entro la prima settimana di luglio. A novembre, poi, inizierà la collocazione del nuovo sistema anche nel territorio aperto, che sarà completata entro la fine del mese di dicembre. “Vogliamo terminare l’intera installazione in tutto il territorio comunale entro la fine dell’anno, per poter essere a regime con il nuovo sistema dal 1 gennaio 2022 – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico Gianfranco Chelini –. Con questo sistema di conferimento rivoluzioneremo la gestione dei rifiuti a Capalbio”.
“Quando abbiamo iniziato ad amministrare – precisa Chelini – abbiamo raccolto una eredità complessa per la gestione dei rifiuti. Capalbio era il fanalino di coda in Toscana per la raccolta differenziata, con una percentuale di raccolta del 18% e per cinque anni abbiamo visto crescere di circa 100mila euro all’anno la tariffa di gestione dei rifiuti. Stavamo vivendo quindi una doppia emergenza: da un lato quella ambientale per il degrado delle postazioni di conferimento e per l’abbandono dei rifiuti, molto frequente all’epoca, dall’altro l’emergenza legata alla crescita esponenziale della tariffa a carico dei cittadini. In due anni, con grande impegno e grande fatica siamo riusciti a portare, nei primi mesi del 2021, questo valore al 25% ma questo non basta: è impensabile, per un territorio come quello capalbiese, che da sempre fa dell’ambiente e della sostenibilità un vanto, avere delle percentuali di differenziata così basse ed è per questo che ci siamo messi al lavoro per studiare un nuovo sistema che ci porti, entro il 2022 a superare il 40% di raccolta differenziata per poi continuare a crescere con l’intento di raggiungere gli esempi più virtuosi toscani”. Nelle isole ecologiche informatizzate, che saranno aperte fino alla fine dell’anno e che solo da gennaio 2022 saranno accessibili con la tessera, si potranno conferire i rifiuti suddivisi per cinque tipologie: organico, multimateriale (alluminio, plastica, tetrapak), carta e cartone, vetro e indifferenziato. “In questo modo – aggiunge Chelini – intendiamo abbattere anche il costo della Tari: l’indifferenziato, infatti, ha costi di smaltimento notevolmente superiori a quelli delle altre frazioni e la situazione che abbiamo ereditato penalizzava in maniera importante i cittadini: nei cinque anni prima della giunta Bianciardi, la tariffa era aumentata di circa 100mila euro all’anno, tutti costi che si riversavano sulle tasche dei contribuenti. Siamo riusciti negli ultimi due anni a mantenere la tariffa invariate e siamo certi, nei prossimi cinque anni di poter abbattere con il nuovo sistema la Tari del 20%”.
Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, inoltre, permetterà di migliorare il decoro urbano: si tratta infatti di un sistema moderno, esteticamente apprezzabile, che si può più facilmente igienizzare e manutenere, “…. potendo così migliorare la situazione attuale, caratterizzata dalla presenza di cassonetti antiquati, rovinati, diversi gli uni dagli altri – aggiunge Chelini -. L’impatto visivo delle nuove isole ecologiche intelligenti sarà completamente diverso e più gradevole, collocandoci così verso le migliori pratiche in uso nei comuni”. Al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti si affiancherà anche un progetto di informazione ed educazione ambientale rivolto ai cittadini e agli studenti delle scuole del territorio: “Nella nostra area – conclude Chelini – la gestione virtuosa dei rifiuti deve essere un obiettivo comune e di comunità: abbiamo un territorio straordinario da preservare, abbiamo percorsi di turismo lento e sostenibile che attraggono visitatori da tutto il mondo. Per continuare su questa strada dobbiamo tutti remare nella stessa direzione”.