ORBETELLO – «Il Comune di Orbetello vive della tassa sui rifiuti. Più di un terzo delle entrate tributarie viene dalla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, Tari, per coprire una spesa che rappresenta oltre il 20% del totale delle spese a bilancio» lo dice Mario Chiavetta, candidato sindaco al Comune di Orbetello.
«I cittadini pagano e pagano tanto, ma il servizio è inefficiente. Costa tanto e non è di qualità: poca differenziata e poca pulizia. Il Comune di Orbetello spende 700 mila euro in più di quanto il Ministero dell’economia giudica efficiente, circa 100 euro a famiglia. Orbetello, poi, differenzia solo per 20%, un livello estremamente basso rispetto a tutti gli standard civili».
«Quest’ultimo dato non solo ci dice che spendiamo di più per la nostra bolletta, ma che lo facciamo inquinando il nostro pianeta, è quindi un dato doppiamente preoccupante. Fare meglio sarebbe facile, difficile fare peggio di così, ma non basta, bisogna radicalmente cambiare rotta e raggiungere efficienza e sostenibilità molto rapidamente. E per una città turistica non è un bene!».
«Il nostro turismo è tra i più stagionali della Toscana e tra i più intensi, è chiaro che una raccolta efficiente non può che tenere conto dei picchi di presenze estive. Dobbiamo quindi prevedere una presenza di cassonetti stagionale nelle località dove si concentrano le seconde case e accompagnare questa presenza con una costante campagna d’informazione su come devono essere usati (la raccolta differenziata varia da città a città, non possiamo pretendere che i turisti già siano al corrente di come comportarsi se non sono informati). Dobbiamo poi valutare una tariffazione puntuale per esercizi ricettivi a seconda delle loro dimensioni, come ad esempio i campeggi, così da creare una premialità legata al buon comportamento dei loro ospiti, ed eliminando la tassazione a semestri che disincentiva gli esercizi ricettivi a prolungare la stagione» prosegue Chiavetta.
«Fondamentale inoltre creare un’isola ecologica. Orbetello è uno dei pochi Comuni della provincia di Grosseto che non ce l’abbia. L’attuale raccolta tramite Sei su chiamata a domicilio non copre tutti i bisogni della popolazione. Fare pulizia vuol dire avere cura e recuperare i danni provocati anche dagli incivili che non rispettano il territorio. Le discariche abusive vanno individuate e rimosse e insieme alle associazioni deve essere creato un presidio stabile in modo da potenziare esponenzialmente l’azione del Comune nella prevenzione e nella risistemazione delle aree danneggiate. L’inciviltà si batte attraverso la repressione e, soprattutto, la pulizia».