FOLLONICA – “Scompare la pista dei pini, ma il gestore non ha colpe e forse la politica ha le sue responsabilità”, a dirlo è il consigliere della Lega Daniele Pizzichi.
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“La recente protesta sfociata sul web deriva dalla trasformazione della pista dei pini in campo da calcetto – prosegue il consigliere -. Un colpo al cuore di molti sportivi follonichesi.
Fuor di retorica la pista dei pini rappresenta gran parte della storia della nostra città, molto di più di altri luoghi spesso celebrati dal sindaco Andrea Benini. Ma nel caso della pista dei pini il sud sindaco tace e con lui tutta la giunta. Perché?
E’ facile riavvolgere un po’ il nastro della memoria per capire che “volere è potere” e la pista poteva essere salvata. Ma la pratica è stata, volente o nolente, trascurata e gli errori non sono mancati.
A poco serve trincerarsi dietro la foglia di fico della nuda proprietà dell’impianto nella disponibilità dell’ex Corpo Forestale. La pista è patrimonio collettivo e il Comune è il gestore dell’intera pineta di ponente dove, appunto, la pista ha sede.
Si potevano prevedere soluzioni per tutelare la pista in sede di gara per l’affidamento dell’impianto. Ad esempio si poteva vincolare la pista al pattinaggio oppure separare l’affidamento della parte commerciale (bar e pizzeria) dalla pista da riservare anche a società sportive nel tentativo di far restare l’impianto nell’alveo del pattinaggio e dell’hockey.
Sicuramente si poteva profondere un impegno maggiore nel presentare un progetto che facilitasse il pattinaggio e l’hockey. Meritevole è stato il tentativo del gestore di sistemare la pista, ma non basta mettere delle mattonelle per invertire la rotta.
Il gestore ha fatto oltre quello che avrebbe potuto, ma si è trovato una pista “senza” pini da gestire ed ora cerca giustamente altre strade. E la giunta ha taciuto è continua a tacere”, conclude Pizzichi.