GROSSETO – “La mancata approvazione dello strumento urbanistico ha determinato un danno enorme all’Amministrazione Comunale e ai cittadini. Il Comune ha fatto crescere di 1,7 milioni di euro l’addizionale Irpef per compensare la mancata entrata degli oneri di urbanizzazione”. La denuncia arriva da Fare Grosseto.
“Queste aliquote ed imponibili Irpef incideranno pesantemente sui redditi più bassi – prevedono dal movimento – E non crediamo giusta neanche la scelta di applicare le aliquote Imu al massimo sulla maggior parte delle seconde case, non locate o in comodato non registrato”.
Secondo Fare Grosseto occorre valutare singolarmente le situazioni. Ma come? “Si potrebbero distinguere per esempio le abitazioni in base alla loro anzianità, cioè alla data di costruzione dell’immobile – suggeriscono dal gruppo – con aliquote differenziate. Si dovrebbe considerate le case che, per caratteristiche evidenti, possono essere abitate solo nei mesi estivi, e soprattutto limitare le spese per le proprietà appartenenti ad anziani, che per motivi di praticità e di sicurezza si trovano oggi a vivere con i propri figli o nelle case di riposo”.
Senza dimenticare che i costi per le seconde case lieviteranno pure per gli aumenti che interesseranno luce, acqua e gas. Sarà davvero troppo per molte famiglie. “L’aliquota fissata porterà ulteriore povertà – sostengono da Fare Grosseto – nonché il crollo del valore immobiliare. Siamo inoltre convinti che creerà debiti a molti cittadini”.
Ci sono altre realtà che, secondo il Movimento, hanno trovato soluzioni migliori. E’ il caso di Castiglione della Pescaia, dove il Comune ha optato per riduzioni di aliquote anche per immobili dati a parenti in comodato non registrato, così come per abitazioni locate per periodi inferiori ai sei mesi.