SCARLINO – “Con il recente annuncio del presidente Draghi dal prossimo 26 aprile nelle zone gialle potranno tornare ad aprire ristoranti e bar con nuove regole. Da quello che si può capire le aperture dei ristoranti potranno avvenire a pranzo e a cena ma almeno fino a giugno soltanto all’aperto. Il nostro comune ha per fortuna superato di recente la fase critica e gli ultimi numeri dei contagi insieme alla Maremma tutta sono confortanti, e probabilmente presto rientreremo in zona gialla”. Inizia così una nota della lista civica PensiAmo Scarlino.
“Se questo si dovesse avverare – prosegue la nota – i ristoratori con l’avvicinarsi della stagione estiva potranno finalmente tornare ad esercitare il proprio lavoro senza dipendere solamente dagli scarsi ristori statali, spesso solo promessi o giunti comunque in ritardo. Come già detto le nuove regole parlano di somministrazione solo all’aperto (almeno nel primo periodo), quindi il nostro pensiero va a tutte quelle attività che non hanno spazi esterni di cui usufruire e alle complicazioni burocratiche di chi volesse attrezzarsi per non perdere questa occasione fin da subito”.
“Per questo sollecitiamo l’amministrazione comunale e il sindaco Travison – incalza la lista civiva – ad intraprendere tutte le misure straordinarie per andare incontro ai nostri operatori. E’ recente l’approvazione in consiglio comunale nel mese di marzo del “Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico con dehors e altre attrezzature temporanee e amovibili nel centro storico” (per cui abbiamo votato a favore e congratulandoci per il lavoro svolto in commissione); il nostro invito è quello di adoperarsi tempestivamente su tutto il territorio comunale con gli strumenti necessari, che siano un’ordinanza, una determina, una delibera di giunta straordinaria o quant’altro, per autorizzare ristoranti e bar che faranno richiesta di spazi all’aperto (limitrofi alla propria attività) con il minimo sforzo possibile, vista l’emergenza covid e in deroga ai regolamenti per il 2021”.
“Se il comune e i propri uffici competenti – conclude PensiAmo Scarlino – vorranno intraprendere questa strada, cercando di semplificare davvero la vita degli operatori anziché creare nuovi balzelli burocratici e imbuti amministrativi, magari anche togliendo o riducendo al minimo il costo del suolo pubblico per queste attività troverà sicuramente il nostro appoggio, il nostro aiuto e la nostra solidarietà in tutte le sedi”.