GROSSETO – “Grosseto è l’unica città in Italia dove si diventa assessori se ti entrano i ladri in casa”, così il Pd grossetano prosegue l’iniziativa pre-elettorale che ha come fine quello di “raccontare, smascherare, sottolineare, il grande bluff della giunta Vivarelli Colonna”, spiegano i dem.
“E’ una battuta, certo, ma dà la misura di quanto la destra abbia cavalcato il risentimento dato dalla percepita insicurezza della nostra città – prosegue il Partito democratico -. Cinque anni fa abbiamo vissuto una campagna elettorale tutta incentrata sulla sicurezza: pareva quasi che fosse colpa dell’amministrazione comunale che a Grosseto c’erano furti.
In campagna elettorale, Giacomo Cerboni, oggi assessore, chiedeva posti di blocco permanenti all’entrata della città.
Fabrizio Rossi, che allora non sapeva, come oggi del resto, che avrebbe dovuto occuparsi di urbanistica: “Succede che in questa città il sindaco si occupi meno della sicurezza e si occupi di altro”.
L’attuale assessore ai lavori pubblici Riccardo Megale , quando era all’opposizione ,dichiarava: “Riteniamo però che un assessorato provvisto di personale e ufficio competente per fare una programmazione e una prevenzione adeguata, potesse aiutare quantomeno ad arginare il problema”.
Poi, improvvisamente, arrivati al governo della città una repentina marcia indietro: “La sicurezza non è competenza del comune”, questo diceva il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna una volta insediato.
Ma i dati veri quali sono? I dati veri dimostrano che non c’è stata nessuna diminuzione della criminalità a Grosseto, che questa amministrazione non ha risolto il problema come vuole far credere.
Se guardiamo le denunce, oggi Grosseto è ai livelli del 2015 dopo aver visto un significativo incremento (più denunce ci sono e peggio si sta) nell’anno 2018.
Il dato più imbarazzante per questa giunta è quello dei furti negli appartamenti: proprio a causa di un furto iniziò la carriera politica dell’assessore Turbanti, oggi i numeri sono cresciuti però nessuno grida più contro questa amministrazione.
Nell’anno 2015 la provincia di Grosseto, in relazione al numero degli abitanti, era 22esima per i furti nelle abitazioni, nel 2018 era in nona posizione, nel 2019 13esima.
Non ha senso citare i dati del 2020 perché è evidente che i furti siano diminuiti dappertutto. Ha senso invece affermare chiaramente che i dati sono peggiorati dal 2015, proprio nell’anno in cui iniziò la campagna demagogica sulla sicurezza in città.
Impietoso è quanto poi emerge dalle classifiche de Il sole 24 ore che certifica, sempre nell’anno 2019, come Grosseto sia al nono posto per furti in abitazione e reati connessi all’utilizzo si stupefacenti.
Ci sono poi importanti risvolti sociali dalle classifiche, Grosseto nel 2019 era al settimo posto per l’usura: un reato che desta un significativo allarme sociale, sul quale l’amministrazione potrebbe intervenire molto più che su altri reati, del quale tuttavia nessuno parla.
Nessuno smentisce questi dati, perché? Forse perché sono impietosi e certificano il fallimento di questa amministrazione. Che anche sulla sicurezza si mostra del tutto inadeguata”, conclude il Pd.