SCANSANO – “A fine gennaio, e solo nel giorno di fine del’incarico della dottoressa Meocci, la Asl diede istruzioni via stampa per ordinare la diaspora degli assistiti della frazioni di Scansano (Baccinello, Polveraia, Murci), con orari ridotti di apertura degli ambulatori e verso medici che hanno già un elevato numero di assistiti da seguire il tutto perché “come noto non si trovano medici disponibili”. Lo ricorda Pasquale Quitadamo, consigliere comunale di Scansano che risiede a Baccinello.
“Nonostante le proteste – ricorda – l’unico modo per avere una continuità di assistenza sanitaria fu il cambio formale del medico a cui furono costrette centinaia di persone. Incluse quelle di Baccinello, come il sottoscritto. Attenzione! non fu assegnato un medico sostituto della dottoressa Meocci, no, la Asl ci costrinse a fare un cambio in massa verso i nuovi medici indicati, cambio “a tempo indefinito” come recita con tragicomica ironia la schermata di conferma del sito web della Asl”.
“Sono passati meno di 2 mesi, il tempo di conoscere ed apprezzare la dottoressa Laura Serafini, empatica e con un grande civile spirito di servizio verso i suoi nuovi assistiti. Il 26 marzo, sarà però l’ultimo giorno di servizio della dottoressa Serafini, il suo incarico a Campagnatico (da cui si era “distaccata” part time per seguire anche i pazienti di Baccinello) termina in quanto a Campagnatico entrerà in servizio un medico assegnato in via definitiva”.
E i pazienti di Baccinello che faranno? Mistero. Nessuna informazione agli assistiti, nessuna indicazione alla dott.ssa Serafini, resterà lei riportando l’ambulatorio alla sua piena funzionalità, ci sarà un altro medico da scegliere “a tempo indefinito”, un sostituto? …. Certo, mancano 10 giorni, tanti per le nostre Autorità sanitarie abituate a comunicare all’ultimo secondo, troppo pochi per chi deve combattere con le proprie malattie, con l’età che avanza, in cerca del diritto alla salute che la Costituzione garantisce”.
“L’emergenza Covid – aggiunge – spesso tirata in ballo come giustificazione, non può e non deve essere un motivo ma anzi è una aggravante, è proprio in questo periodo che rendere precaria la assistenza sanitaria locale crea gravi problemi: il medico di base non è (non dovrebbe essere) un mero compilatore di ricette, la continuità di interazione, la conoscenza dei pazienti è vitale, soprattutto per le persone anziane e/o quelle con malattie croniche che solo un medico di base può seguire conoscendo il paziente, il suo quadro clinico, le sue evoluzioni. Tutto ciò non è nei diritti dei cittadini malati di Baccinello che non hanno da tempo stabilità del medico di medicina generale.
Inutile ricordare come la campagna vaccinale degli ultraottantenni, qui partita in ritardo per i cambiamenti di inizio anno, destinata ad interrompersi ora per il nuovo cambio del medico … ma quale medico?”.
“In questa grave situazione – conclude Quitadamo – un pensiero va alla amministrazione comunale di Scansano che, dopo aver fatto terra bruciata relazionale con le istituzioni sanitarie con posizioni e atteggiamenti anche stravaganti, oggi riesce a fare solo roboanti e narcisistici proclami (o a contrastare il Covid con la pubblicizzazione via social di “ordinanze” alla Polizia Municipale di far rispettare le Leggi) senza farsi delle domande sul perché sia stato possibile, proprio sotto questa Amministrazione, la distruzione dei servizi sanitari a Scansano e solo a Scansano”.