GROSSETO – Confcommercio ha chiesto al Governo un confronto “urgentissimo” sulle misure di ristoro. A spiegarne i motivi è la Confcommercio di Grosseto che denunci il grave stato di crisi in cui si trovano le aziende del territorio, ormai stremate dalla situazione.
“La campagna vaccinale si sta sviluppando nel contesto davvero preoccupante della diffusione delle varianti del coronavirus. Come associazione – sostiene Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – riteniamo che siano oltremodo necessarie una vigilanza attenta ed azioni rigorose e mirate di contrasto dell’epidemia. Azioni che però consentano anche di andare oltre il ricorso generalizzato al ‘più chiusure’, un modello d’intervento rinnovato con l’odierno decreto, ma ormai insostenibile per le imprese del commercio e dei pubblici esercizi, del turismo e dei trasporti, dei servizi”. Queste le considerazioni dopo il Consiglio dei Ministri di oggi.
Come spiegato dalla Confcommercio, “crescono ulteriormente, così, i rischi di cessazione definitiva dell’attività di tantissime imprese e di caduta dell’occupazione. Continuano, invece, a tardare i ristori dovuti. Mancano indicazioni chiare ed è sempre più evidente che occorrerà decisamente rafforzare la dotazione finanziaria per gli interventi a valere sulle perdite di fatturato, preannunciata nell’ordine dei dieci miliardi di euro. Per tutte queste ragioni, come Confcommercio imprese per l’Italia – conclude Orlando – abbiamo richiesto con la massima urgenza un ulteriore incontro al Governo sull’impatto economico e sociale delle chiusure e sulle misure ancora attese del decreto ‘Sostegno’. Un decreto già fuori tempo massimo, che non può ulteriormente tardare”.