MONTE ARGENTARIO – “Come su tutto il territorio, sia Regionale che Nazionale, anche a Monte Argentario durante la trascorsa settimana abbiamo registrato un incremento dei casi di positività – spiega il sindaco di Monte Argentario Francesco Borghini -. A stamani l’ultima indicazione rileva 23 casi positivi di cui 19 attribuibili a nuclei familiari e quattro singoli. Nello specifico 13 si riferiscono a cittadini residenti a Porto Santo Stefano o zone limitrofe e 10 a Porto Ercole o zone limitrofe”.
“Le condizioni generali di tutti i contagiati sono soddisfacenti – prosegue – e nessuno di essi presenta un quadro clinico preoccupante o necessario di ospedalizzazione. Infatti il soggetto indicato nel mio ultimo report come degente presso l’Ospedale di Grosseto, è stato dimesso e, quand’anche anche positivo, sconta la quarantena presso la propria abitazione.
Sul piano delle assistenze dobbiamo registrare un leggero incremento delle famiglie che usufruiscono degli aiuti alimentari, oggi sono 47. Le iniziative di sostegno alle famiglie ed alle persone più fragili continueranno anche dopo l’esaurimento dei finanziamenti pervenuti dallo Stato e verranno finanziate sia con risorse proprie del Comune e sia attingendo al conto corrente aperto c/o il Monte dei Paschi di Porto Santo Stefano IBAN IT 39 O 01030 72302 000001237621 appositamente dedicato e sul quale potranno continuare ad essere manifestati i gesti privati di generosità.
Aspettare le prossime festività pasquali con la consapevolezza delle restrizioni previste nell’ultimo DPCM e valide per il momento sino al martedì dopo Pasqua, prescrizioni tanto necessarie quanto inevitabili, induce ad un ulteriore stato di profondo disagio. La Pasqua, per il nostro territorio, ha sempre rappresentato, di fatto, la fine della stagione invernale e del conseguente letargo. Per Pasqua e da Pasqua tutto ricominciava a sbocciare, i turisti tornavano a trovarci, le barche riprendevano il mare, le attività rifiorivano e con il loro rifiorire tornavano anche a riprendersi l’economia, la socializzazione e gli svaghi.
Purtroppo per il secondo anno non sarà così. Dovremo rassegnarci a vivere una Pasqua sotto tono, in linea a quella vissuta nel 2020. Ricordo ancora con tristezza la irrituale presentazione del Cristo Risorto avvenuto alla sola presenza dei portantini, del parroco e del sottoscritto in rappresentanza dell’intera popolazione di Monte Argentario e la rinuncia alla più tradizionale e frequentata delle Processioni.
Non so ancora quale sarà il programma dei riti religiosi pasquali fissati dalle autorità religiose in funzione delle restrizioni fissate dal Governo della Nazione. Temo però che saranno molto più simili a quelle svolte nel 2020 che a quelle abituali degli anni precedenti.
Quali che saranno vi parteciperò in rappresentanza di tutti voi con l’auspicio che possa essere l’ultima periodica anomalia e che fin dal prossimo anno si possa, tutti, tornare alla agognata normalità.
Aspettiamo con trepidazione i prossimi provvedimenti di legge che fisseranno, in funzione dell’andamento epidemiologico, la colorazione della nostra area con i relativi e conseguenti limiti alle nostre libertà personali e sociali. Temo che le condizioni siano tali da non indurre all’ottimismo.
Staremo a vedere e prenderemo atto, osservandole, delle regole che verranno fissate. La speranza prospettica è riposta ovviamente in un razionale e funzionale piano di vaccinazione, legato però a forniture di vaccini che hanno subito inaspettati, quanto frustranti rallentamenti.
Nell’attesa l’unica difesa possibile rimane l’osservanza delle regole ed il mantenimento di atteggiamenti personali virtuosi ai quali invito ancora a fare riferimento”, conclude.