GROSSETO – A pochi giorni dall’entrata in vigore di un nuovo Dpcm, che sarà operativo del 6 marzo, Cna interviene sulle attività di parrucchieri, barbieri e centri estetici in zona rossa.
“A novembre dello scorso anno – spiega Matteo Ancarani, portavoce degli acconciatori di Cna – il Governo ha stabilito che anche in zona rossa le attività di acconciatura potevano stare aperte, riconoscendo di fatto l’efficacia dei protocolli di sicurezza messi in atto, da sempre, in questo tipo di attività. E in questi mesi si è dimostrato che saloni di parrucchieri e barbieri non sono fonte di contagio: non si comprendono, pertanto, le notizie di questi giorni, che danno per certa una loro chiusura nelle zone rosse”.
“A questo si aggiunge anche la necessità di far proseguire l’attività delle imprese di estetica. Una recente sentenza del Tar del Lazio – aggiunge Debora Cioni, portavoce degli operatori dei centri estetici – ha sottolineato come non ci siano motivi per escludere i centri estetici dalle attività che possono stare aperte. Anche in questo caso, infatti, si riconosce l’importanza dei protocolli di sicurezza attuati e il fatto che le prestazioni erogate rientrino tra i servizi importanti per il benessere delle persone. Queste categorie, già pesantemente penalizzate, dalle restrizioni e dal forte calo dei consumi, non devono essere ulteriormente colpite”.
“Per questo motivo Cna ha chiesto al Governo di adottare dei correttivi alle misure annunciate e di tenere in considerazione l’opportunità di garantire la piena operatività alle imprese di acconciatura e di estetica anche in zona rossa”, concludono dall’associazione.