GROSSETO – “Operazione Verità vuole occuparsi ancora del centro storico e, stavolta, dei contenitori vuoti creati dall’amministrazione Vivarelli Colonna”, così il Pd grossetano prosegue nella sua iniziativa pre-elettorale che ha come fine quello di “raccontare, smascherare, sottolineare, il grande bluff della giunta Vivarelli Colonna”, spiegano i dem.
“Era l’11 aprile 2016 – dicono dal Partito democratico – e l’allora civico Antonfrancesco Vivarelli Colonna, in corsa per fare il sindaco di Grosseto, annunciava, come al suo solito roboante, ‘E’ la cultura lo strumento che abbiamo scelto per riportate la vita nel centro storico di Grosseto…Inizieremo acquistando l’ex Cinema Marraccini che oggi si trova in uno stato di abbandono sconsolante. Il patrimonio culturale si arricchirà di un immobile di pregio…lo ristruttureremo….destinando gli spazi ad attività culturali per i giovani’.
L’idea dell’acquisto non era una boutade elettorale: il sindaco lo riproponeva nel documento di programmazione 2020/2022. Ancor prima, nel 2017, altre chiacchiere poi finite nel nulla.
Ad oggi il Marraccini è un immobile degradato ed abbandonato, nella stessa condizione di 5 anni fa: questa giunta non lo ha sottratto, come dichiarava nel proprio programma, all’incuria ed al degrado, che, anzi, sono aumentati. Il povero cinema Marraccini ormai sopravvive solo nei ricordi dei grossetani ed oggi contribuisce, purtroppo, a rendere il centro storico una terra di nessuno poco sicura e maltenuta
Di spazi culturali e di giovani non c’è traccia, c’è traccia solo dell’ennesima promessa mancata di questa giunta. Anzi, il Marraccini è l’ennesimo contenitore di idee vaghe e non realizzate come il Cassero.
La gestione della nostra fortezza, storico monumento della città, fu assegnata nel 2019 ed a ottobre di quell’anno si parlava dell’apertura ospitando prodotti locali. Cinema all’aperto a parte sembrava attuato un punto del programma della destra. Gli eventi effettivamente ci furono ( e lavori interni vennero eseguiti dall’aggiudicatario) ma l’amministrazione mai ha perfezionato l’assegnazione evitando di sottoscrivere il contratto.
In sintesi, cioè, l’amministrazione, o meglio, l’Istituzione le mura, dopo aver pubblicato il bando, ci ha ripensato, il bando doveva essere cambiato. Nel frattempo però il gestore aveva lavorato, fatto interventi fino a rinunciare all’aggiudicazione con la promessa di un nuovo bando: che non è mai arrivato. E la vicenda è finita in tribunale mettendo a nudo tutta l’incapacità e i fallimenti di una giunta che no ha mantenuto le promesse sul cassero.
Noi speriamo non faccia la stessa fine del cinema ma, sicuramente, Marraccini e Cassero sono l’esempio plastico, tangibile, visibile, dell’inettitudine di questa amministrazione nell’affrontare e progettare gli aspetti salienti di una comunità, fino a diventare, come accade per il Marraccini, il simbolo del degrado del centro storico. Di una città che non hanno migliorato, come vogliono far credere”, concludono dal Pd.