GROSSETO – Ilaria Di Ludovico è la nuova responsabile di Coldiretti Donne Impresa Grosseto. All’incontro che ha sancito il passaggio di consegne svolto in videoconferenza e, in parte, in presenza hanno partecipato il presidente di Coldiretti Toscana e Grosseto Fabrizio Filippi, il direttore di Coldiretti Grosseto Pietro Greco, la coordinatrice nazionale di Donne Impresa Coldiretti Silvia Bosco, la responsabile regionale Donne Impresa Elena Bertini, la coordinatrice provinciale Donne Impresa di Grosseto Gabriella Camilli oltre a molte imprenditrici appartenenti a tutti i comparti agricoli.
Ilaria Di Ludovico, 37 anni, mamma di una bambina di 2, originaria del Comune di Orbetello, ha vissuto in tante città per laurearsi prima in Biologia e poi in Ingegneria Civile. Ha lavorato in diversi studi tecnici in provincia di Firenze come ingegnere ai cantieri e progettista, poi ha deciso di cambiare completamente vita, rientrare nell’amata Maremma e dedicarsi all’attività agricola. Ha messo in piedi un progetto che racchiude la sua passione per l’apicoltura e la volontà di sensibilizzare adulti e bambini a scelte e consumi più naturali e consapevoli. Ha creato così la sua azienda denominata “Voglio Vivere Così ” incentrata sulla produzione di miele bio e prodotti derivanti dall’apicoltura. Produce inoltre olio extravergine di oliva dalla sua piantagione e sviluppa progetti di agricoltura sociale, creando dei laboratori per attività didattica ai bambini sull’apicoltura. Sta costruendo un’area destinata esclusivamente all’apiterapia, altro obiettivo è quello di creare degli spazi all’aperto fruibili dai bambini dove l’educazione passi solo dall’esperienza sul campo in modo da imparare tutti i cicli della natura toccandoli con mano. “Sono molto felice di questo incarico – ha dichiarato Ilaria – insieme al gruppo di imprenditrici di Coldiretti saremo attive nella promozione di un’agricoltura legata al territorio avendo particolare attenzione al rapporto con i consumatori finali. Tutti i miei progetti sono accomunati dalla volontà di dare un piccolo contributo al cambiamento che senza dubbio la nostra realtà necessita”.
Accanto a Ilaria compongono il consiglio provinciale di Coldiretti Donne Impresa: Marianna Dori (viceresponsabile), Cinzia Meoni (viceresponsabile), Paola Loi, Valentina Franci, Nada Scalabrelli, Lucia Dori, Giuditta Previtali, Fabiola Mazzieri.
Il direttore Pietro Greco ha sottolineato ancora una volta l’importanza ed il ruolo del Coordinamento “E’ rilevante che ci sia sempre un’attenzione così alta verso temi di primaria importanza, le nostre imprenditrici sanno essere interpreti perfette di nuove forme di agricoltura, come l’agricoltura sociale, un modello di opportunità che sta muovendosi anche nella nostra provincia e che rappresenta uno degli ambiti più innovativi fra le pratiche della multifunzionalità, per la sua capacità di creare coesione e produrre benefici per le comunità attraverso l’offerta di servizi alla persona. Siamo consapevoli che costituisce un’opportunità per le nostre imprese e per la comunità”.
“Sono stati mesi complicati quelli che ci lasciamo alle spalle – affermano le responsabili di Donne Impresa nazionale e regionale rispettivamente, Silvia Bosco e Elena Bertini – un tempo che non avevamo mai vissuto prima ma che non ci ha viste fermarci nemmeno un secondo, siamo andate avanti infatti con il lavoro nelle nostre aziende, a fatica ma senza arrenderci, abbiamo proseguito i progetti del Coordinamento in programma dall’inizio dell’anno e creato nuove occasioni di crescita e confronto, siamo felici che adesso anche a Grosseto ci sia un nuovo coordinamento di Donne Impresa che abbiamo la voglia di creare nuovi progetti che guardano alle famiglie e ad un’agricoltura sociale”
Alla neo eletta vanno gli auguri di buon lavoro del presidente di Coldiretti Fabrizio Filippi e del direttore Pietro Greco. Attraverso Donne Impresa, tutte le imprenditrici in agricoltura possono ottenere informazioni su come fare impresa, realizzare i propri progetti, partecipare ad eventi formativi sempre aggiornati e conoscere come aprire strutture socialmente utili come ad esempio, le fattorie sociali, gli agriasilo e le fattorie didattiche.