GROSSETO – Già pronta. Quando arriveranno i vaccini per la somministrazione di massa, l’Asl Toscana sud est sarà già organizzata. Due le decisioni: la nomina di un responsabile unico per la gestione della campagna e l’istituzione di una cabina di regia aziendale che sarà di supporto al suo lavoro.
Su proposta del direttore sanitario Simona Dei, il direttore generale Antonio D’Urso ha nominato Anna Beltrano, direttore della zona Valdichiana aretina, incarico che continuerà a svolgere. Della cabina di regia fanno parte i responsabili di tutti i settori aziendali che hanno a che fare con le vaccinazioni: zone distretto, gestione amministrativa contratti, gestione dei sistemi di prenotazione, dipartimenti del farmaco, della prevenzione, del territorio, delle professioni infermieristiche, delle professioni tecnico sanitarie e il dipartimento tecnico. Con loro, infine, i responsabili della sicurezza delle cure, della prevenzione, del controllo di gestione, del personale, delle tecnologie e della comunicazione.
“Questo lungo elenco – commenta D’Urso – evidenzia da solo il peso che la Sud Est assegna alla ormai imminente campagna di vaccinazione di massa. Il via libera, ovviamente, non dipende da noi,ma vogliamo essere pronti a far girare immediatamente una macchina che sarà oggettivamente complessa: sia in relazione ai grandi numeri che alle legittime aspettative delle persone. Il vaccino rappresenta una svolta in questa lunga e drammatica storia del Covid. E’ la prossima pagina da scrivere e noi ci prepariamo a farlo”. Con i professionisti ma anche con le strutture.
“La decisione sui luoghi di vaccinazione sarà della Regione Toscana – precisa D’Urso – Noi abbiamo già sottoposto a Firenze le nostre proposte in relazione ai tre livelli che sono stati individuati. Quindi i macro centri, i medi, cioè zonali e quelli micro, cioè comunali. I primi saranno in grado di fare 800 vaccini al giorno, i secondi 400 e i terzi 100. Inoltre ci saranno le vaccinazioni a domicilio per le persone fragili che non potranno raggiungere il centro più vicino. La capillarità delle strutture tende proprio a venire incontro ai cittadini, tanto più in un territorio particolare con centri piccoli e diffusi quale è la Toscana meridionale”.
Ogni zona avrà, oltre alle vaccinazioni a domicilio, una serie di sedi divise tra macro, media e micro dimensione. L’ipotesi formulata dalla Asl Toscana sud est alla Regione prevede 3 sedi macro, una per provincia. A queste si aggiungeranno 13 medie in relazione alle ex-zone distretto. A completare la capillarità del servizio ci saranno, a livello aziendale, 99 sedi che faranno riferimento ai centri prelievi diffusi sul territorio.